Ariaferma è stato girato nell’ex carcere di San Sebastiano di Sassari, un edificio risalente al XIX secolo e abbandonato nel 2000. Il carcere di Mortana, luogo in cui è ambientato il film, è in realtà frutto dell’immaginazione del regista Leonardo di Costanzo. Questa location ha vissuto la sua storia, diventando famosa nel 1966 per l’incredibile evasione di Graziano Mesina, un giovane criminale legato alle vicende dell’anonima sequestri. Mesina e il suo complice Miguel Atienza riuscirono a oltrepassare la recinzione del carcere, compiendo un audace salto di sette metri.
Secondo le parole del regista: «Il carcere di Mortana nella realtà non esiste: è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere.»
La trama di Ariaferma, ispirata in parte a una storia vera, ruota attorno a un carcere in avanzato stato di degrado che si appresta a chiudere i battenti. Tuttavia, un improvviso contrordine sconvolge i piani: dodici detenuti e alcuni agenti di polizia penitenziaria dovranno rimanere al suo interno più a lungo del previsto, in attesa che la nuova struttura per i detenuti sia pronta. Si rende necessario un nuovo approccio nella gestione del rapporto, considerando che gran parte dell’edificio è ormai inaccessibile. Il film, diretto da Leonardo di Costanzo e presentato alla 78ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella Selezione Ufficiale – Fuori Concorso. Nel cast, Silvio Orlando e Toni Servillo, che per la prima volta condividono i ruoli di protagonisti in un film.