La giuria di Cannes 2023 ha assegnato la Palma d’Oro al film Anatomie d’une chute di Justine Triet. Il film è un legal thriller che parla di una famiglia formata da due genitori, Sandra e Samuel e il loro figlio di 11 anni, Daniel, un ragazzino cieco che vivono in una località di montagna. Un giorno Samuel viene ritrovato morto e la principale sospettata è sua moglie. Nella prima clip video del film, rilasciata qualche settimana fa, si vede Daniel che si dirige verso una finestra e si affaccia sull’esterno innevato dell’abitazione,
Il film esamina il rapporto tra Sandra (Sandra Huller) e Samuel (Samuel Theis) che verrà eviscerato in sede processuale per capire se si è trattato di un omicidio o un suicidio. Viene da chiedersi se il film sia tratto da una storia vera, ma la regista ha chiarito che non è così, ma ha cercato di essere il più possibile realistica, sfiorando il genere documentario. “La storia non è tratta da vicende realmente accadute” – ha spiegato – “ma è ricca di dettagli legali, che fanno sembrare tutto più vero della vita stessa”. Gli autori si sono affidati ad un legale che ha fatto loro da consulente e si sono documentati il più possibile perché la vicenda fosse credibile.
Il film – di cui abbiamo parlato nella recensione di Anatomie d’une chute però non è solo un legal thriller. Justine Triet spiega: “Volevo fare un film sulla sconfitta di una coppia. L’idea era di raccontare la storia della caduta di un corpo, per rendere l’immagine della caduta di una coppia e della loro relazione”