Nel finale di Indiana Jones e il Tempio Maledetto Indy, Willie e Short Round sconfiggono i Thuggee, recuperano le pietre di Sankara e liberano i bambini, riuscendo a sfuggire al tentativo di Mola Ram di annegarli. Mentre attraversano un ponte di corda sopra un fiume, Mola Ram tende loro un’altra imboscata. Per difendersi, Indy taglia il ponte in due, facendo cadere alcuni cultisti nelle acque sottostanti infestate dai coccodrilli. Nel caos che segue, Indy, Willie, Short Round e Mola Ram lottano per risalire il ponte rotto. Indy invoca il nome di Shiva, facendo bruciare le pietre nella sua borsa. Una delle pietre brucia Mola Ram, che cade nel fiume e viene divorato dai coccodrilli. I soldati dell’esercito indiano britannico arrivano e sconfiggono i restanti cultisti.
Indy, Willie e Short Round tornano a Mayapore e consegnano l’ultima pietra rimasta. Gli abitanti del villaggio si riuniscono ai loro figli, mentre Indy e Willie si abbracciano. Indy, in un gesto di riconciliazione con la cultura locale e con un rinnovato senso di rispetto per la loro spiritualità, decide di lasciare la pietra sacra al villaggio, riconoscendone l’importanza per il benessere e la prosperità degli abitanti. Il film si chiude con una nota di speranza e rinascita per il villaggio, mostrando i bambini finalmente liberi e i villaggi uniti nella celebrazione della loro ritrovata pace e sicurezza.
Indiana Jones e il Tempio Maledetto è un film d’avventura e azione del 1984, diretto da Steven Spielberg, con una sceneggiatura di Willard Huyck e Gloria Katz, basata su una storia di George Lucas. È il secondo capitolo della serie di Indiana Jones e prequel de I predatori dell’arca perduta. Harrison Ford interpreta nuovamente Indiana Jones, affiancato da Kate Capshaw, Amrish Puri, Roshan Seth, Philip Stone e il debuttante Ke Huy Quan.
La trama vede Indiana Jones approdare nell’India britannica, incaricato dagli abitanti di un villaggio di recuperare una pietra mistica e salvare i loro bambini da un culto Thuggee che pratica schiavitù infantile, magia nera e sacrifici umani in onore della dea Kali.
Distribuito il 23 maggio 1984, il film ha avuto un grande successo finanziario, incassando 333,1 milioni di dollari e diventando il film con il maggior incasso del 1984. Le recensioni iniziali furono miste, con critiche alla violenza e agli elementi oscuri della trama, ma l’opinione critica è migliorata nel tempo, apprezzando l’intensità e l’immaginazione del film. Le scene violente del film, insieme a quelle di Gremlins (prodotto da Spielberg), hanno portato Spielberg a suggerire all’Associazione Cinematografica Americana di creare il rating PG-13, introdotto due mesi dopo l’uscita del film. Indiana Jones e il Tempo Maledetto è stato candidato all’Oscar per la migliore colonna sonora originale e vinse l’Oscar per i migliori effetti visivi. Un sequel, Indiana Jones e l’ultima crociata, uscì nel 1989.
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