Il film Woman of the Hour finisce con l’arresto di Rodney Alcala, dopo che la sua ultima vittima, Amy, dopo essere stata stuprata e picchiata, riesce a fuggire dall’auto del serial killer che si era fermato ad un distributore di benzina per andare in bagno. Quando Rodney esce dall’auto, lei si rifugia in un diner vicino e avvisa la polizia, che sopraggiunge tempestivamente. Le inquadrature sul volto di Alcala, durante l’arresto, con le mani di un agente che gli tiene la testa ferma a terra, rievocano in maniera speculare quelle delle violenze a cui il serial killer sottoponeva le sue vittime.
Per salvarsi, al suo risveglio, Amy era riuscita a trovare la forza di convincere Alcala che non ce l’avesse con lui per ciò che aveva fatto e che non avrebbero parlato a nessuno dell’accaduto, perché era il loro segreto. L’assassino, spiazzato da quelle parole, aveva deciso di andare via dal luogo isolato in cui aveva adescato Amy, andando via insieme a lei.
Le scritte in sovraimpressione che precedono i titoli di coda spiegano quello che successe ad Alcala dopo l’arresto. L’uomo tornò in libertà su cauzione (pagata da sua madre) e uccise altre due persone, tra cui una ragazzina. Poi, come spieghiamo dettagliatamente nel nostro approfondimento sulla storia vera che ha ispirato Woman of the Hour, la polizia riuscì ad arrestarlo e a capire la reale portata del suo percorso criminale. La Amy del film, interpretata dall’attrice Autumn Best, è ispirata a Monique Hoyt, una ragazza senza fissa dimora che riuscì a sfuggire ad Alcala come si vede nel finale.
Poco prima del finale del film inoltre, scopriamo che Cheryl Bradshaw, la ragazza che aveva conosciuto Alcala in occasione della loro partecipazione a Il Gioco delle Coppie, ha deciso di trasferirsi e chiudere con l’idea di diventare attrice. L’incontro con il serial killer è stato il culmine estremo di un’esperienza segnata da episodi di sessismo e molestie. Un primo esempio è il provino che Cheryl sostiene all’inizio del film, in cui le viene chiesto se è disponibile per scene di nudo, poi seguono le richieste della sua agente, che la considera un’assistita difficile perché non si rende disponibile e “carina” ai casting. Il riscatto arriva a metà della sua esperienza con il Gioco delle Coppie, quando la parrucchiera la spinge a lasciar perdere le domande sciocche preconfezionate dalla produzione e a divertirsi mostrando la sua personalità. Dopo lo show però, Cheryl rischierà seriamente di diventare una vittima di Alcala e sarà solo grazie ad un colpo di fortuna che riuscirà a salvarsi.
Al link che segue potete leggere la nostra recensione di Woman of the Hour, attualmente su Netflix.