Il thriller Il silenzio degli innocenti finisce con la giovane recluta dell’FBI Clarice Starling che riesce a indiiduare la casa dove vive il serial killer Jame Gumb, detto Buffalo Bill. Gumb tenta di sfuggire a Clarice, lei lo segue e scopre il pozzo in cui l’uomo tiene segregata una ragazza, figlia di una senatrice. Nel buio totale, Buffalo Bill indossa occhiali per la visione notturna e sembra avvantaggiato rispetto a Clarice, la quale però, non appena sente il “click” della sua pistola, spara più volte in sua direzione e lo uccide, prima che riesca a farlo lui.
Qualche giorno dopo l’uccisione di Buffalo Bill, Clarice è alla festa dell’FBI per la promozione ad agente speciale e riceve una telefonata dallo psichiatra e serial killer Hannibal Lecter, che è riuscito a fuggire e adesso si trova alle Bahamas. Il dottor Lecter, con il quale Clarice aveva stabilito un rapporto di empatia e collaborazione necessario a catturare Buffalo Bill, dice alla giovane donna che non ha alcuna intenzione di mettersi sulle sue tracce e chiede che lei faccia altrettanto. Lei gli risponde chiaramente che non può e lui chiude la telefonata bruscamente, pronunciando la celebre battuta finale del film “Ho un vecchio amico a cena”. L’amico in questione, come scopriamo dalle ultime sequenze del film è il dottor Chilton, che è appena arrivato all’aeroporto di Bimini insieme alla sua scorta, con l’obiettivo di nascondersi da Lecter. La frase lascia supporre che Chilton sarà la prossima cena dello psichiatra cannibale.
La storia de Il silenzio degli innocenti prosegue con un sequel, Hannibal, che non avrà lo stesso successo del primo film. Il film di Jonathan Demme vinse cinque Oscar, tre per il miglior film, miglior sceneggiatura e miglior regia e gli altri due ai due protagonisti, Anthony Hopkins e Jodie Foster. Il personaggio di Buffalo Bill è ispirato a sei serial killer americani realmente esistiti.