Durante un’intervista a Hot Ones, Demi Moore ha rivelato che sia lo script di Ghost che quello di The Substance l’hanno profondamente spaventata. L’attrice ha spiegato che entrambi i progetti si distinguevano per il loro mix di generi e per l’alto rischio di fallimento che si prospettava. Tuttavia, in entrambi i casi, ha deciso di accettare il rischio e vedere cosa sarebbe accaduto. L’attrice ha anche svelato una curiosità su Ghost, relativa alla scena in cui piange da un occhio solo.
Durante l’intervista nel programma Hot Ones, su Youtube, Demi Moore ha risposto alle domande mangiando alette di pollo con salse sempre più mostruosamente piccanti, apparentemente senza scomporsi più di tanto. Per questo motivo sui social molti fan l’hanno già definita la Queen degli Hot Ones. Tuttavia, leggere il copione di Ghost la turbò eccome, per tutta una serie di ragioni che ha esposto.
Il film con Patrick Swayze, ha richiesto a Moore di affrontare emozioni intense e complesse, come il dolore per la perdita di un partner.
“Da giovane, dover affrontare la perdita del tuo compagno, attraverso il mio personaggio, è stato travolgente,”
Tuttavia, questa vulnerabilità le ha permesso di ottenere una nomination ai Golden Globe nel ’91 per la sua interpretazione. Moore ha ricordato anche la celebre scena in cui piange da un solo occhio, sottolineando che non era voluto e che non aveva il controllo su questo aspetto della sua recitazione. In un’altra intervista invece raccontò che la scena più difficile fu quella del vaso di argilla. E disse anche che ancora oggi conserva alcuni di quei vasetti fatti per il film.
Parlando di The Substance invece, Moore ha raccontato come il film, un body horror di cui abbiamo parlato anche nella nostra recensione, abbia rappresentato una sfida artistica ed emotiva, al tempo stesso. La pellicola racconta la storia di una star in declino che cerca di riottenere la sua fama e la bellezza grazie a una sostanza sperimentale con effetti collaterali devastanti. Per Moore, il tema della trasformazione, fisica ed emotiva, rappresentava una sfida unica. Ha sottolineato che accettare progetti rischiosi come Ghost o The Substance ha significato fare un salto nel vuoto e assumersi il rischio.
Moore ha inoltre evidenziato come The Substance abbia attirato gli spettatori nelle sale, nonostante la tendenza verso l’isolamento causata dal boom dello streaming. Come scrive Rolling Stone, l’attrice ha detto:
“Con The Substance è stato interessante vedere che ha portato la gente nei cinema in un momento in cui stiamo rischiando di isolarci, nella vita reale. Il cinema è un’esperienza collettiva che ci permette di connetterci l’uno con l’altro. Io amo davvero lo streaming e lo apprezzo, ma credo che per alcuni aspetti crei dipendenza. Spero che si possa trovare un terreno comune che ci permetta anche di tornare nelle sale”
Ghost rappresentò un punto di svolta nella carriera di Moore, così come The Substance, ha confermato la sua reputazione come attrice di talento.