Gli oggetti di scena di Everything Everywhere All at Once, film scritto e diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert, sono all’asta per beneficenza. A deciderlo è stato A24, lo studio indipendente che ha prodotto la pellicola, I fan potranno, quindi, fare la propria offerta per acquistare diversi pezzi unici, tra cui il procione impagliato di tassidermia chiamato Raccacoonie, il trofeo Auditor of the Year di Deirdre Beaubeirdree (che, sì, funge anche da plug anale), la tuta Elvis di Jobu Tupaki e le rocce Rockverse (una delizia di Colin Farrell).
L’asta si è già aperta lo scorso 23 febbraio e si chiuderà il prossimo 2 marzo. Tutti i proventi saranno devoluti a uno dei tre enti di beneficenza – Laundry Workers Center, Transgender Law Center e Asian Mental Health Project — selezionati personalmente dagli sceneggiatori e registi di Everything Everywhere All at Once.
Uscito nelle sale italiane lo scorso ottobre, Everything Everywhere All at Once ha incassato in tutto il mondo oltre cento milioni di dollari. Dopo aver conquistato due Golden Globe (migliore attrice in un film commedia o musicale a Michelle Yeoh e miglior attore non protagonista a Ke Huy Quan), il film ha ricevuto ben 11 candidature agli Oscar 2023, tra cui quella come miglior film.
Il film segue le vicende di Evelyn Wang. La donna gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.