Fabbricante di lacrime finisce con Rigel che si sveglia dal coma, dopo che Nica ha fornito la propria testimonianza al processo contro Miss Margaret ed è corsa in ospedale per stargli vicino. Vediamo così qualche flashback delle vita dei due ragazzi in orfanotrofio, dove si erano conosciuti, del loro arrivo a casa dei Milligan e del loro progressivo avvicinamento. Infine, ci viene mostrata un’immagine del loro futuro: Nica e Rigel sdraiati sul letto, sorridenti, con una bella bambina castana che disegna in mezzo a loro.
Rigel si trovava ricoverato in ospedale dopo che lui e Nica erano rimasti vittime di un incidente: per sfuggire da Lionel che stava tentando di investirli con la macchina di ritorno da una festa della scuola, i due si erano buttati dal ponte sul quale si trovavano, facendo un salto alto diversi metri nell’acqua gelida del fiume. Mentre Nica era rimasta praticamente illesa, Rigel aveva invece rischiato di morire, anche a causa delle sue condizioni di salute pregresse. Scopriamo, infatti, che il ragazzo soffriva da sempre di neurinomi al cervello, tumori benigni che gli causavano quelle febbri e quei mal di testa di cui lo avevamo visto soffrire durante gli anni di permanenza all’orfanotrofio di Grave.
Ed è sempre in ospedale che apprendiamo anche un’altra verità: al contrario di Nica, Rigel aveva rifiutato l’adozione da parte dei coniugi Milligan, tornando di fatto sotto la tutela della severa istitutrice del Grave, Miss Margaret. Benché non venga esplicitato, capiamo che il ragazzo ha compiuto questa scelta per non diventare legalmente fratello di Nica e non dover così reprimere per sempre i suoi sentimenti per la ragazza.
Prima delle ultime scene, vediamo anche tenersi il processo per gli abusi perpetrati ai danni dei giovani ospiti dell’orfanotrofio da parte di Miss Margaret. Nonostante uno dei ragazzi interpellati – probabilmente sotto minaccia – decida di negare le sue precedenti dichiarazioni, Nica non si arrende, e tiene un commovente discorso in aula sul dolore fisico ed emotivo subito durante i tanti anni trascorsi al Grave e su come Rigel fosse stato convinto da Margaret di essere un mostro, incapace di dare amore.
Nel finale del Fabbricante di lacrime, qualche secondo prima che Rigel apra gli occhi, Nica ci spiega che il ragazzo è il suo Fabbricante di lacrime: questa figura mitologica, infatti, non è il semplice protagonista di una leggenda che si raccontavano da bambini ma è chiunque sia in grado di farci piangere, straziarci o renderci felici solo guardandoci.
Fabbricante di lacrime (di cui trovate la nostra recensione) è un film del 2024 diretto da Alessandro Genovesi e basato sull’omonimo romanzo di Erin Doom, un libro nato prima come storia di Wattpad e poi diventato un vero e proprio caso letterario. I protagonisti sono i giovani attori Caterina Ferioli, al suo debutto alla recitazione nel ruolo di Nica, e Simone Baldasseroni, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione alla diciassettesima edizione di Amici di Maria De Filippi, qui nei panni di Rigel. Nel cast anche Sabrina Paravicini (Miss Margeret), Roberta Rovelli e Orlando Cinque (i coniugi Milligan), Eco Andriolo, la tiktoker Nicky Passarell e Sveva Romana Candelletta (amiche di Nica) e Alessandro Bedetti (Lionel).