Il regista di Ferrari ha parlato dell’ambientazione del film spiegando di aver scelto di raccontare il 1957 di Enzo Ferrari, perché fu un anno cruciale e denso di eventi per l’imprenditore di Modena. Michael Mann ne ha parlato a Venezia 80 insieme ai protagonisti del film, Patrick Dempsey e Adam Driver.
“Ho scelto di raccontare questo momento specifico della vita di Ferrari, perché in esso collidono molti drammi della sua vita: matrimonio sfaldato, perdita del figlio, crisi dell’azienda” – ha spiegato Mann.
Gli ha fatto eco Driver, aggiungendo: “Mann e io ci siamo conosciuti un anno prima, il personaggio era proprio come mi aveva descritto, Ferrari era prostrato dal lutto, conoscevo poco del personaggio e mi sembrava emozionante”
Inoltre, Adam Driver ha aggiunto che immergersi nella cultura italiana di quegli anni è stato fondamentale, per delineare l’ambientazione di Ferrari: “Capire una cultura diversa è quello che mi piace di più di essere un attore, sei obbligato a provare empatia per qualcuno diverso da te, bisogna cercare di immergersi in questo. È questo che mi collega alle persone che interpreto. In questo caso abbiamo girato a Modena, immersi nell’iconografia della Ferrari. Questo fa sì che ci sia una responsabilità ulteriore di non fare errori e di non dare una rappresentazione di diversa. Non essendo la mia cultura, è una responsabilità ulteriore ed è necessario immergersi nei luoghi.”
Il film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Ferrari, uscirà al cinema in Italia entro la fine dell’anno, grazie a RB Distribution.