Ambra Angiolini ha parlato in maniera divertita delle scene di sesso con Asia Argento, alla presentazione romana della nuova serie comedy di Prime Video, Gigolò per caso, con Pietro Sermonti e Christian De Sica, disponibile dal 21 dicembre. “Negli anni ’90 eravamo le due che tutti volevano assieme e non siamo mai riuscite a fare qualcosa. Adesso invece ci siamo fatte ‘due chiacchiere senza mutande’. Ma c’era l’intimacy coordinator, però“, ha raccontato sorridendo.
Nella serie di Eros Puglielli Ambra è la moglie annoiata di Sermonti, che tradisce con la loro terapeuta di coppia, la Argento appunto. Così, mentre l’ex coniuge raccoglie la pesante eredità del padre gigolò, lei sperimenta un nuovo ménage con la disinibita psicologa. Le scene di sesso non sono torride, ma il ruolo dell’intimacy coordinator, figura professionale che sul set si occupa di tranquillizzare attrici e attori prima di una sequenza erotica, è stato comunque importante.
“Per me è stata la prima volta con la figura fondamentale dell’intimacy coordinator. Una ragazza che ogni 5 minuti ci chiedeva se stessimo a posto. Anche se nella nostra scena eravamo già andate oltre (ride). Penso che le attrici messe in sicurezza rendano di più. Con Asia è stato divertente, Eros è stato bravo a far vedere la nostra voglia di stare insieme“, ha detto Angiolini.
Ancora sull’intimacy coordinator: “L’idea che qualcuno ti chieda come stai, è stupenda e oggi la trovo molto giusta. Mi ha fatto stare serena avere qualcuno che mi chiedesse se fossi a mio agio in una scena svestita. Qualcuno che sapeva bene cosa non volevo si vedesse. Siamo tornate in camerino felici“, ha concluso.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Asia Argento, che però ha rimarcato un altro aspetto della questione. “L’intimacy coordinator serve a proteggere la produzione per i noti motivi che tristemente conosciamo“, ha spiegato Asia Argento, riferendosi, senza mai dirlo apertamente, al caso Weinstein e al movimento MeToo di cui è stata protagonista. E su cui, a differenza di qualche mese fa, ha preferito non esprimersi. “Pietà, non rispondo sul MeToo, ma una cosa la dico: senza il MeToo questa serie non avrebbe potuto esserci“, ha detto.