Gucci ha presentato la collezione autunno/inverno 2022 – intitolata Exquisite e con una campagna ispirata al cinema di Stanley Kubrick. La sorprendente collaborazione con Adidas è un’ode a film quali Shining, Arancia meccanica, 2001: Odissea nello Spazio e Barry Lyndon. A questo proposito, Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, ha dichiarato: “Sono sempre stato attratto dal cinema, soprattutto per il suo modo di raccontare le avventure umane. Ho sempre immaginato le mie collezioni come fotografie in grado di raccontare il mondo contemporaneo e di sacralizzare l’umanità e la sua capacità di metamorfosi”.
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Alessandro Michele ha precisato a proposito dello strano connubio tra Gucci e Stanley Kubrick: “Lo miscellanea tra i codici di Adidas e Gucci è stato un esperimento chimico, nel senso più ambiguo del termine. Ho affrontato la campagna in modo simile. Avevo intenzione di collocare la collezione all’interno delle scene iconiche del cinema di Stanley Kubrick, dove i miei abiti esistono organicamente nel suo mondo, ma allo stesso tempo si sentono completamente estranei: è il mio tributo al cinema e a uno dei suoi maestri più brillanti”.
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Tra i film di Stanley Kubrick omaggiati da Gucci trovano spazio Shining, 2001: Odissea nello Spazio, Barry Lyndon, Arancia meccanica e Eyes Wide Shut. Alessandro Michele ha proseguito: “È stato un piacere collaborare con tutte queste persone incredibili, e soprattutto per i costumi con Milena Canonero, che è ancora più ossessiva di me, perché ha una storia di lavoro con Stanley Kubrick, che è incredibile. Affinché un progetto come questo prenda vita, è necessario lavorare con i migliori. Ma le riprese in esterni ispirate a Barry Lyndon, in cui abbiamo inserito il vestito bianco di ispirazione vittoriana con le strisce Adidas naturalmente mescolato a un gruppo di persone vestite con abiti di quell’epoca, è stato uno dei miei momenti preferiti”.
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Come tutti gli sforzi creativi di tale portata, il viaggio ha avuto inevitabilmente i suoi intoppi. “C’era sempre una sfida da affrontare, e mettere insieme molte persone provenienti da diverse specializzazioni e parti del mondo è stato difficile”, dice Michele, “Uno degli ostacoli più difficili da superare è stato l’accesso ai props dei film veri e propri, perché non tutto era conservato correttamente, quindi abbiamo dovuto ricreare alcuni set velocemente, ma con precisione. Inoltre, trovare i volti giusti per ogni scena ha richiesto molto tempo: è stato quasi come lavorare a un film vero e proprio”.
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Cosa spera che gli spettatori traggano dalla campagna e dal film? “Voglio che il mondo senta sempre che con Gucci tutto è possibile”, rivela Alessandro Michele con un sorriso. “Che si tratti di qualcuno del mio team o di qualcuno con cui lavoro. Se riusciamo a immaginarlo, possiamo trasformarlo in realtà”.