Il reboot de Il Corvo è entrato ufficialmente in postproduzione. Tirate fuori l’eyeliner e mettete su il vostro album preferito dei The Cure perché sembra che il remake apparentemente maledetto del film con Brandon Lee stia per essere effettivamente realizzato.
Deadline riporta infatti che un nuovo finanziatore, Ashland Hill Media Finance, è salito a bordo del progetto per contribuire alla post-produzione del film diretto da Rupert Sanders. I piani per un grande reboot cinematografico sono in cantiere dal 2008. Da allora, il progetto è passato attraverso attori e registi, tra cui i più recenti sono stati Jason Momoa e Corin Hardy. Inutile dire che, quando all’inizio di quest’anno, si è diffusa la notizia di un nuovo tentativo di progetto, molti erano scettici sul fatto che avrebbe visto la luce.
Tuttavia, con il film ora in fase di postproduzione, potremmo davvero vedere questa nuova versione sul grande schermo. Bill Skarsgård interpreterà Eric Draven, l’angosciata rockstar che torna dalla morte per vendicare il brutale omicidio della sua fidanzata. La cantante Tahlilah Barnett, conosciuta con il nome d’arte di FKA twigs, interpreterà la suddetta fidanzata, anche se non è chiaro se si chiamerà Shelly come le sue controparti fumettistiche e cinematografiche. Le altre aggiunte al cast sono ancora sconosciute.
Nel 1993, durante la riprese de Il Corvo, la star Brandon Lee rimase uccisa dopo che la pistola di scena impugnata dall’attore Michael Massee scaricò un proiettile difettoso. Dato che all’attore restava poco da girare, i produttori decisero di completare e distribuire il film, dedicandolo a lui, che sembrava a un passo dal diventare una celebrità. Alex Proyas, che ha diretto il film originale, ha dichiarato a gran voce il suo disprezzo per un reboot, ammettendo, nel corso del podcast It’s Hughezy, Hello!, di aver tentato di uccidere tutti i progetti che sono stati proposti.
“Brandon Lee è morto facendo quel film, ha pagato il prezzo peggiore che si possa pagare per fare un film ed è la sua eredità”, il regista ha dichiarato nel corso del podcast. “Non è solo un film che può essere rifatto. È l’eredità di un uomo e dovrebbe essere trattata con questo livello di rispetto”.