Il film Il collezionista d’ossa non è ispirato ad una storia vera, ma è l’adattamento di un omonimo romanzo dello scrittore Jeffery Deaver, incentrato sul personaggio del criminologo tetraplegico Lincoln Rhyme, qui interpretato da Denzel Washington. Quindi non vi sono collegamenti diretti a serial killer realmente esistiti.
Lincoln Rhyme è protagonista di numerosi romanzi crime di Deaver, e in un’intervista a BookBrowse, lo scrittore ha spiegato che si tratta di un personaggio inventato, svelando anche il modo in cui lo ha concepito.
“Il mio eroe, Lincoln Rhyme, è un personaggio interessante. È tetraplegico. È l’ex capo della Scientifica del Dipartimento della Polizia di New York, rimase infortunato sul lavoro e riesce a muovere solo la testa, il collo e l’anulare della mano sinstra (….) Ho creato questo personaggio per due ragioni. La prima è che ero affascinato dal concetto della mente umana indipendente dal corpo, anche in un corpo distrutto, la nostra essenza resta invariata. La seconda è che mi piaceva l’idea di una scena finale dove il mio eroe è chiuso in una stanza con un villain armato e nessuno può salvarlo. Deve salvarsi con l’astuzia”
Ne Il Collezionista d’ossa Rhyme si interfaccia con una agente molto giovane e inesperta, ma in gamba, Amelia Donaghy (Angelina Jolie) sul caso di una coppia di coniugi rapita da uno sconosciuto che si è finto un tassista. Amelia è la prima a trovare il corpo di uno dei due coniugi, il marito, sepolto nella ghiaia dei binari di una stazione ferroviaria, e insieme al cadavere trova anche altri indizi inusuali, lasciati dal serial killer. Nonostante sia inesperta, Amelia gestisce le indagini prelminari con grande professionalità, e Rhyme ne resta favorevolmente impressionato, tanto ch decide di guidarla “da remoto” nel prosieguo dell’indagine. Ma inizialmente le cose non sono facili.
Sul suo sito ufficiale Jeffery Deaver ha spiegato di essere rimasto soddisfatto del film di Philip Noyce.
“Credo che il film fosse molto buono. C’erano probabilmente delle cose che avrei fatto diversamente, ma io scrivo romanzi, non faccio film. Dirigere film è un lavoro arduo e non lo farei neanche se mi pagassero. Lascio che i registi facciano il loro lavoro e loro mi lasciano fare il mio. E no, non sono stato coinvolto nella realizzazione del film”
Se il tema vi affascina, al link che segue vi consigliamo i migliori film tratti da storie vere di serial killer.