Il bellissimo film di Frank Darabont Le ali della libertà, nonostante il titolo evocativo, non è ispirato ad una storia vera, ma è tratto da un racconto lungo di Stephen King, pubblicato nel 1982 all’interno della raccolta “Stagioni diverse” e intitolato, nella traduzione italiana “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank”. La novella, narrata dal punto di vista dal co-protagonista Red (interpretato da Morgan Freeman), racconta una vicenda di rivalsa carceraria, che secondo alcuni richiama quella di Frank Freshwaters, un detenuto che nel ’59 evase dal carcere e fu arrestato 56 anni dopo, ma King non ha mai confermato di essersi ispirato a questo personaggio.
La storia di ‘The Shawshank Redemption’ (questo il titolo originale del film) racconta di Andy Dufresne (Tim Robbins), un bancario di successo, accusato del duplice omicidio della moglie e del suo amante. Nonostante le prove raccolte non siano determinanti, e l’uomo protesti la sua completa innocenza, Andy viene condannato a due ergastoli consecutivi, da scontare nel penitenziario di massima sicurezza di Shawshank, in mezzo a criminali incalliti e guardie sadiche. All’inizio Andy mal sopporta la vita carceraria, e si limita far trascorrere il tempo; lentamente, però, stringe amicizia con Red, ergastolano come lui, e dopo aver aiutato Hadley, capo delle guardie del penitenziario, a risolvere un problema fiscale, si guadagna la fiducia del direttore Samuel Norton, uomo severo e devoto. Andy sembra ormai decisamente integrato nella realtà del carcere, ma la realtà è ben diversa, e tutti se ne accorgeranno molto presto..
In un saggio pubblicato in calce all’edizione stampata della sceneggiatura de Le ali della libertà, King ha spiegato ancora meglio quale sia stata la sua primaria ispirazione per scrivere la storia dell’evasione da Shawshank. Lo spunto è arrivato dallo scrittore statunitense Max Brand, specializzato in storie pulp:
“Ho sempre adorato la tecnica con cui lui era in grado di trasformare un personaggio secondario in un eroe. Come se di colpo Watson diventasse Sherlock Holmes. Allora ho provato a imitarlo, con questo racconto”.
La vicenda infatti è raccontata da Red, all’inizio narratore onnisciente e in seguito, parte integrante del percorso di redenzione di Andy. Se dopo aver visto il film di Darabont, ne siete rimasti affascinati, non vi resta che leggere la nostra spiegazione del finale di Le ali della libertà.
I quattro racconti che formano la raccolta Stagioni Diverse erano stati composti ciascuno in momenti diversi, a seguito della pubblicazione di un grande romanzo horror: Quello che ha ispirato Le ali della libertà, fu scritto per la precisione subito dopo la pubblicazione de La zona morta .