Inside Out 2, sequel dell’omonimo film Pixar del 2015, sta superando giorno dopo giorno ogni più rosea aspettativa di successo commerciale; già suoi, svariati record di incasso, in Italia e nel mondo. Un riscontro inaspettato che premia la capacità, tipica Pixar, di raccontare storie emotivamente dense in maniera accessibile a tutti. Al centro del film troviamo infatti la personificazione dell’Ansia, che prende possesso della vita di Riley, protagonista ormai adolescente e costretta dunque a fare i conti con emozioni tutte nuove; oltre ad Ansia, a fare compagnia a Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che ritornano dal primo film, troviamo infatti Imbarazzo, Invidia ed Ennui.
Tuttavia, nei piani originali, il film avrebbe dovuto presentare una batteria completamente nuova di emozioni, che avrebbe sostituito in toto il gruppo di sensazioni originarie. Attraverso un post su X, Crystal Kung, character designer del film, ha divulgato gli schizzi preparatori di Sospetto (in basso) e Senso Di Colpa (in alto), due delle nuove inizialmente pensate per il sequel (in totale sarebbero dovute essere nove, nulla è dato sapere delle altre sette). Nell’idea originaria del film, Ansia, doppiata nella versione italiana da Pilar Fogliati, avrebbe peraltro dovuto essere il cattivo del film.
First look at the scrapped Guilt and Suspicion emotions from ‘INSIDE OUT 2’
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— DiscussingFilm (@DiscussingFilm) June 22, 2024
In un’intervista esclusiva a Comicbook.com del 28 giugno 2024, la sceneggiatrice Meg Le Fauve ha rivelato più nel dettaglio il processo di esclusione operato per scartare alcune Emozioni, fra cui Vergogna e proprio Senso di Colpa
Abbiamo provato a inserire sia Vergogna che Senso di colpa; Vergogna si piange addosso, e ti attacca dall’interno. Però alla fine Vergogna non portava molto al film, considerato che si limita ad aggredirti. D’altro canto, Senso di colpa ti porta ad assumerti le tue responsabilità, è un modello di comportamento, non è qualcosa che tu sei. Il film si concentrava su Ansia, mettere queste due Emozioni avrebbe creato troppi bivi nella narrazione. Alla fine abbiamo affrontato l’autocommiserazione attraverso Ansia, una cosa che appartiene a tutti.
L’incredibile successo del film (750 milioni di dollari incassati in tutto il mondo al 25 giugno 2024, un trionfo preannunciato dalle lodi della critica alle anteprime) ha peraltro dato il là alla messa in produzione di una serie animata, tutta dedicata alla Cineproduzione Sogni, il “dipartimento” della mente di Riley preposto, appunto, alla generazione dei sogni, in onda su Disney+ a partire dal 2025.
Se ancora non siete corsi a vedere il film, m siete incuriositi, ecco la nostra recensione, per ingolosirvi ancora di più!