Il nuovo co-CEO dei DC Studios James Gunn ha espresso la sua opinione sul fallimento del DCEU, ammettendo che all’universo mancasse coerenza. Secondo il regista di The Suicide Squad, uno dei problemi con il contenuto DCEU era che non c’era una vera coerenza all’interno dell’universo stesso, il che confondeva gli spettatori riguardo alle troppe iterazioni live action, che non riuscivano a mettere in relazione. Gunn ha anche chiarito all’autore del commento, ora cancellato, come sta affrontando l’idea di collegare i progetti animati e i videogiochi nel rinnovato DCU, precisando che non tutti saranno ambientati nel suo universo, bensì saranno considerati storie Elseworld.
Iniziato con L’uomo d’acciaio del 2013, il DCEU ha segnato il tentativo della Warner Bros. di eguagliare il successo del Marvel Cinematic Universe, ma ha ottenuto recensioni molto più contrastanti da parte della critica e ha faticato a consolidarsi al botteghino. Gunn e Peter Safran sono stati nominati nuovi amministratori delegati dei DC Studios alla fine del 2022, con l’intenzione di riavviare in maniera soft il franchise nel nuovo Universo DC, a partire da Superman: Legacy e dalla serie tv animata Creature Commandos.
Sebbene alcuni fan accaniti continuino a difendere con passione il DCEU originale, in particolare i film realizzati da Zack Snyder, la nota di Gunn sulla mancanza di coerenza interna è in gran parte vera per il franchise. Che si tratti del modo in cui vengono rappresentati certi personaggi o dei diversi modi in cui sono stati presentati mondi e scenari – ricordiamo un’Atlantide molto diversa tra Justice League e Aquaman – ogni regista che entrava a gamba tesa nel DCEU sembrava voler adattare l’universo a una sua personale visione di questo. Con Gunn e Safran alla guida del progetto, tuttavia, il DCU può finalmente cercare di eguagliare il successo del MCU.
Uno dei motivi principali per cui l’ex franchise mancava di coerenza era l’assenza di una figura esecutiva che creasse un piano di sviluppo e di collegamento per i principali eventi crossover. Fin dal suo lancio, il MCU ha avuto Kevin Feige a supervisionare lo sviluppo di tutti i progetti per portare a eventi di successo come i film degli Avengers, che hanno portato a uscite da record. Sebbene il MCU si trovi attualmente in una fase di crisi creativa, in quanto il pubblico sta manifestando la cosiddetta “stanchezza da cinecomics” e ha l’impressione che la maggior parte dei progetti esista solo in funzione di altri progetti futuri, Feige sta almeno mantenendo la sua visione generale sulla direzione da prendere per il franchise, il che garantisce una costruzione più coerente dell’universo.
Gunn e Safran hanno già confermato di avere un piano di 8-10 anni per il loro franchise che sarà suddiviso in due grandi capitoli, e anche se il primo lancerà il DCU in prima persona con Superman: Legacy (qui potete trovare tutti gli aggiornamenti sul film), sta lavorando a stretto contatto con altri creativi per gli altri progetti, tra cui The Brave and the Bold di Andy Muschietti e Swamp Thing di James Mangold. Proprio come Feige ha fatto con registi come Gunn per la trilogia di Guardiani della Galassia e Ryan Coogler per i film di Black Panther, questo approccio permette a Muschietti, Mangold e altri di trovare la perfetta via di mezzo tra le loro visioni per i loro progetti e il piano generale di Gunn per il franchise.