Jesus Christ Superstar, l’opera rock diretta per il cinema da Norman Jewison nel 1973, incentrata sulla figura di Gesù Cristo, con particolare attenzione al rapporto col traditore Giuda, a pochi giorni dalla Crocifissione, provocò enorme scandalo, all’epoca dell’uscita, nei circoli cattolici più estremi e intransigenti, che fecero di tutto per bloccarne la diffusione; la rappresentazione di un Gesù che canta e balla, di una Maddalena particolarmente disinibita, ha fatto storcere il naso a molti credenti. Non a tutti, però; l’allora Papa Montini (Paolo VI) ebbe parole di grande ammirazione e supporto nei confronti dell’opera, considerata un buon viatico dei valori cristiani in un momento storico in cui venivano fortemente messi in discussione (del 1974, il referendum sul divorzio).
A riportare l’opinione di Paolo VI sul film è Ted Neeley che, per anni ha interpretato il ruolo di Gesù in JCS, sia al cinema che nelle versioni teatrali, innumerevoli, in un’intervista a Repubblica: “Dopo aver assistito alla proiezione con grande attenzione, mi ha più volte raccontato il regista, Paolo VI fece dei commenti molto positivi: ‘Questo film contribuirà a portare e a far conoscere il cristianesimo in tutto il mondo più di qualsiasi altra cosa, in un momento storico come questo che stiamo vivendo. Raccontare la Passione di Cristo attraverso la musica, e specialmente con la musica che piace tanto ai giovani, significa poter arrivare a parlare di Gesù in tutti i cinque continenti, a grandi, giovani e persino bambini, senza distinzioni di religioni e di razze perché la musica da sempre unisce chi l’ascolta, abbatte muri e barriere. Come vedo che avviene vedendo questo film‘. Queste parole, pronunciate da un papa, per il nostro lavoro sono state di un valore infinito e ci hanno spinto a continuare nel nostro cammino“.
Jesus Christ Superstar nasce nel 1970 come concept album, con testi di Tim Rice e musiche di Andrew Lloyd Webber, che l’anno dopo ne trarrà un musical teatrale tra i più famosi e di successo della storia, replicato e riallestito ininterrottamente ancora oggi, dopo più di 50 anni, anche in Italia. A tale proposito, vi ricordiamo che è in lavorazione un film su Gesù diretto da Martin Scorsese, i cui temi sono stati anticipati da un prete italiano.