Nelle ultime ore si sta parlando di un bizzarro film, The Contract, che vedrebbe coinvolti due nomi apparentemente molto distanti tra loro, come Kevin Spacey ed Eva Henger. Non è un pesce d’aprile in anticipo, ma un film girato a Roma, che è stato già annunciato da qualche settimana, anche sulle principali testate straniere. Nello specifico, si tratta di un thriller soprannaturale scritto dalla Henger, nel quale uno dei personaggi principali è il Diavolo, che è interpretato da Spacey. L’uscita è prevista a ottobre, ma ci sono altri dettagli interessanti sul cast e sulla trama.
Innanzitutto The Contract è un thriller diretto da Massimo Paolucci e scritto da Eva Henger su un soggetto di suo marito, Massimiliano Caroletti. Come riporta TPI, Caroletti ha detto a Novella 2000 che la trama del film è nata quasi per gioco, quando lui e sua moglie hanno provato ad immaginare la vicenda di una celebrità che stipula un contratto col diavolo, per avere successo. Ad ulteriore conferma dell’elemento “sulfureo” del film, sappiamo che si tratta di un thriller ispirato a cult come Angel Heart – Ascensore per l’inferno, del 1987 e L’avvocato del Diavolo del 1997, due film usciti a dieci anni di distanza l’uno dall’altro, che hanno un personaggio in comune, declinato in modi diversi, ma magistrali, da Robert De Niro e Al Pacino.
Caroletti ha spiegato che Spacey è stato contattato ad aprile e ha accettato il ruolo dopo aver letto e apprezzato la sceneggiatura. “Da lì tutto è stato in discesa e lui è stato molto riconoscente perché è tornato a fare il protagonista dopo tutto quello che era successo” sottolinea il produttore, riferendosi ai numerosi problemi giudiziari affrontati da Spacey negli ultimi anni. L’attore infatti, è stato travolto da numerose accuse di molestie sessuali che lo hanno costretto ad allontanarsi dal cinema per un po’ e a rinunciare al suo ruolo da protagonista nella serie House of Cards. (A tale proposito, lo scorso Natale Spacey ha pubblicato un video che è una frecciatina a Netflix…).
Va anche detto che dalle prime immagini dal set di The Contract, Spacey appare come un diavolo molto distinto, ben vestito, con cappello, papillon, bastone e una misteriosa valigetta in mano (sarà quella che contiene il contratto del titolo?). Neanche a dirlo, Caroletti sottolinea il colpo di fortuna di averlo nel cast: “è il più adatto per la parte che avevamo, oltre che il più bravo al mondo”.
Nel cast, oltre al diabolico Spacey, ci saranno anche Eric Roberts e Vincent Spano, ma anche le due figlie di Eva Henger, Jennifer e Mercedesz. Qu queste ultime, in particolare, Caroletti spiega che gli è sembrato opportuno coinvolgerle, visto che Jennifer vuole intraprendere una carriera da attrice e sia lei che Mercedesz parlano inglese. “Jennifer è stata bravissima”, assicura il produttore, e la ragazza, da parte sua si è detta grata di aver fatto questa esperienza: “Grazie Mr. Kevin Spacey” – ha scritto su Instagram – “Lavorare con con un attore formidabile con te è stato un vero onore. Spero di rivederti presto”.
Le ha fatto eco Mercedesz, che sul suo profilo Ig, nel condividere qualche immagine dal backstage, ha detto che “sarà sarà un emozione fortissima anche quando finalmente potremo vederlo tutti insieme”
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Ricordiamo che Jennifer è nata dal rapporto tra la Henger e Caroletti, mentre Mercedesz da una precedente relazione dell’attrice con un altro uomo, ma a farle da padre in realtà è stato Riccardo Schicchi, ex compagno di Eva e celebre imprenditore e fondatore dell’agenzia Diva Futura, che negli anni ’80 lanciò pornostar come Moana Pozzi. Due personaggi, Moana e Schicchi, che recentemente abbiamo ritrovato nella serie Supersex, incentrata sulla vita di Rocco Siffredi.
Tornando a The Contract, attualmente il film è in fase di montaggio e si ipotizza un’uscita nelle sale entro ottobre. I realizzatori però, hanno l’obiettivo ambizioso di presentarlo a Cannes e Venezia. All’estero nessuno avrebbe sollevato perplessità in merito al coinvolgimento di Eva Henger come sceneggiatrice, ha assicurato Caroletti. All’inizio infatti, lei avrebbe voluto firmare il progetto con uno pseudonimo, “per evitare di incorrere in stupidi pregiudizi”, ha spiegato suo marito, poi ha si è resa conto che “soprattutto all’estero nessuno si preoccupa se a scrivere un buon copione sia stata un’ex pornostar”.