Killer of the Flower Moon, il film di Martin Scorsese, è ispirato ad una storia vera raccontata nel romanzo Gli assassini della terra rossa, scritto da David Grann, che ricostruisce il drammatico destino toccato alla comunità di nativi americani che abitava le terre di Osage, negli anni ’20 del secolo scorso.
Il libro del saggista e giornalista americano rievoca uno dei più grandi massacri ai danni degli nativi americani, un evento che ha scritto una delle pagine più dolorose della storia americana. Nello specifico Killers of the Flower Moon racconta una serie di omicidi avvenuti nella contea di Osage a causa della scoperta di alcuni giacimenti petroliferi. La terra apparteneva alla comunità ed il tribunale aveva concesso ai nativi i diritti sia per i profitti che per la vendita. Per poter costruire i pozzi di petrolio, dunque, si doveva necessariamente acquistare la terra. Un passaggio che non poteva avvenire se non con il benestare degli Osage. Per questo motivo, dunque, la comunità di nativi diventò ben presto l’ostacolo da eliminare per chiunque desiderasse arricchirsi attraverso l’estrazione del petrolio nella zona.
Una sete di denaro che ha dato vita ad un complotto omicida nei confronti degli ereditieri nativi. In totale le vittime accertate sono 20 ma si pensa che, nella realtà dei fatti, il numero possa essere superiore. Oltre a questo, poi, gli eventi vengono ricordati anche per essere una delle prime indagini portate avanti dagli agenti dell’FBI. I federali, sotto la guida di un giovane J. Edgar Hoover, incriminarono William Hale, allevatore e ideatore dei crimini ai danni dei nativi.
Il film di Martin Scorsese, di cui abbiamo parlato nella recensione di Killers of the Flower Moon, è stato accolto con oltre venti minuti di applausi al Festival di Cannes. Scritto da Scorsese con Eric Roth, il film vede nel cast Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone, Jesse Plemons, John Lithgow e Brendan Fraser, qui in un altro ruolo molto atteso dopo quello di The Whale.