Laura Poltras, regista del film All the Beauty and the Bloodshed, premiato a Venezia 2022 con il Leone d’Oro ha commentato il premio in conferenza stampa, questa sera, rivolgendo anche un pensiero affettuoso al regista Jafar Panahi, attualmente in carcere in Iran.
“Per me è un onore ricevere questo premio come regista di documentari e come donna. Un premio è andato a Jafar Panahi dobbiamo combattere per la sua libertà, perorare la causa.” Il regista iraniano, detenuto in Iran, è stato premiato con il Premio Speciale della Giuria per il film Gli orsi non esistono.
Poltras ha spiegato che Nan Golding – sulla quale è incentrato il documentario – non era a Venezia perché sta preparando una retrospettiva a Stoccolma. “È stata informata da noi e non vedo l’ora di parlarle, è davvero emozionata, questo premio significa tanto per lei.”
Il film premiato con il Leone d’Oro, di cui abbiamo parlato nella recensione di All the Beauty and the Bloodshed è la storia dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. Il film intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N. presso istituzioni artistiche alle immagini di amici e colleghi catturate da Goldin, passando per la devastante Ballad of Sexual Dependency e la leggendaria mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts.