Un brevissimo estratto della prima versione della sceneggiatura del nuovo film di Martin Scorsese su Gesù, è stato divulgato da Padre Antonio Spadaro, ex direttore della rivista culturale La Civiltà Cattolica, e consulente di Scorsese per il film; i due, infatti, hanno intrattenuto diverse conversazioni su Cristo e la religione, ora raccolte in un volume, a firma del gesuita, Dialoghi sulla fede, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo. In calce al saggio, Spadaro, su concessione del regista, ha pubblicato una parte della prima sceneggiatura del film, per un totale di circa 20 pagine.
Qui vi abbiamo presentato l’intervista di Variety a Spadaro; in esclusiva per gli Stati Uniti, la nota testata ha contestualmente pubblicato anche un brevissimo stralcio della sceneggiatura di cui sopra, che vi proponiamo di seguito. Una voce fuori campo, probabilmente quella di un narratore (forse lo stesso Scorsese) riflette sulla figura di Gesù, mentre sullo schermo scorrono immagini significative della vita del Cristo, intervallate a scene tratte da film precedenti sullo stesso soggetto
Si comincia immersi nel buio.
Poi, Un’immagine dipinta del volto di Gesù illumina improvvisamente l’inquadratura… poi, altrettanto velocemente, scompare di nuovo nell’oscurità.
Si passa poi a una serie di immagini:
una semplice croce di legno appesa sopra un letto ben rifatto nell’appartamento di un caseggiato popolare…
finestre di chiesa con scene della vita di Gesù… una scultura in marmo di Maria che tiene tra le braccia il corpo di Gesù…
una piccola croce d’oro accanto a un’immagine popolare di Gesù che prega verso il cielo…
un bambino seduto a un tavolo che guarda in alto verso la croce, posta accanto a complessi disegni colorati per un film di fantasia intitolato “La Città Eterna”.
Altre immagini di Gesù: altri ritratti per le famiglie prodotti in serie, brevi immagini in movimento da “Intolerance”, dalla versione muta de Il Re dei Re”, di Cecil B. De Mille, e dal poema epico biblico di Henry Koster La tunica, per poi terminare con la versione sonora de Il Re dei Re
A questo punto la voce fuori campo inizia a parlare, dopo un ulteriore intermezzo, con immagini da Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini
Come milioni di altri bambini in tutto il mondo, sono cresciuto circondato da immagini di Gesù, tutte basate su un’idea comune del suo aspetto e del suo comportamento: bello, con meravigliosi capelli lunghi e la barba, ascetico, pio…
Quando l’idea di fare cinema ha cominciato a concretizzarsi, avevo in mente di realizzare un film su Cristo nel mondo moderno, in abiti moderni, girato in 16mm e in bianco e nero per le strade di New York, con gli apostoli in abiti e cravatte in vecchi corridoi scrostati e segnati dalle intemperie, con la crocifissione ambientata sui moli del West Side e poliziotti al posto dei centurioni… il mio mondo.
Ma poi ho visto il Cristo di Pasolini. L’ambientazione non era moderna, ma la sensazione che trasmetteva lo era. C’era l’immediatezza di Cristo. Pasolini ci ha mostrato un Gesù spesso accaldato e arrabbiato: combattivo! Il suo film aveva reso superfluo ciò che avevo in mente, ma mi ha ispirato ad andare avanti
Il film di Martin Scorsese sul Cristo, ancora senza titolo, dovrebbe durare circa 80′ ed è tratto dal romanzo Vita di Gesù di Shūsaku Endō.