Martin Scorsese, ospite della Berlinale 2024, che gli ha tributato un’Orso d’Oro alla carriera, ha discusso ancora una volta dello stato del cinema, fra nuove modalità di visione e la sempre più incombente presenza dell’intelligenza artificiale come fattore da tenere in considerazione. Il decano di Hollywood non è parso particolarmente preoccupato, affermando come a suo dire il cinema non sia in crisi, ma si stia semplicemente trasformando.
Ecco le sue parole, riportate da Variety: “Il cinema non sta morendo, sta cambiando; il cinema non è nato in un modo per andare avanti sempre allo stesso modo. Però, quand’ero piccolo io, il cinema si vedeva davvero in un solo modo, in sala. Piccola o grande, bella o brutta che fosse, per vedere un film dovevi andare in una sala. Si trattava, sempre e comunque, di un’esperienza di comunità”. Negli ultimi anni, però, la tecnologia è avanzata tanto rapidamente e ampiamente, che l’unica cosa rimasta è la voce individuale di un autore, che può esprimersi con video brevi su Tiktok, oppure attraverso un film di quattro ore….”
A proposito dei progressi sempre più evidenti della tecnologia, Scorsese, parlando di intelligenza artificiale, spinge a una riflessione e spegne il fuoco degli allarmismi: “Non dobbiamo diventare schiavi del progresso, ma controllarlo e farci guidare da lui nella giusta direzione, quella della voce individuale, che vada al di là del semplice prodotto consumistico usa e getta“.
Una polemica, quella legata al cinema cosiddetto “di cassetta”, molto cara a Scorsese, che negli ultimi mesi aveva più volte elaborato il concetto, con particolare riferimento ai cinecomic: “Il pericolo che rappresentano è il danno alla nostra cultura; la gente fra un po’ penserà che il cinema è soltanto questo, molti lo pensano già adesso; dobbiamo reagire in maniera ancora più forte, partendo dal basso; dobbiamo mostrare le nostre carte, reinventarci, non lamentarci e basta, per salvare il cinema. Non voglio dire che questi film non abbiano bravi registi o ottimi professionisti degli effetti speciali. Ma tutto questo, che senso ha? Questi film, cosa ti lasciano? Vogliono solo offrire un prodotto di consumo veloce che, una volta visto, ti esce così come ti è entrato. Cosa ti danno, questi film? Quando fai un film, devi dire qualcosa, lanciare un messaggio“