L’horror Midsommar non è tratto da una storia vera, perché la vicenda dei due fidanzati che fanno una vacanza in una comunità spirituale in Svezia, è inventata. Tuttavia, il regista Ari Aster ha detto di aver fatto ricerche sul folklore svedese, tedesco e britannico, e su alcuni movimenti spirituali. L’ispirazione principaler però è la festa di mezza estate svedese, che si chiama proprio midsommar, e che non prevede rituali così spaventosi.
In un’intervista a Uproxx, il regista ha chiarito che anche se il film prende spunto dalla vera festa di Midsommar che si tiene in Svezia a metà giugno, lui si è preso molta libertà, esasperandola in chiave horror. Le vere celebrazioni di questa festività prevedono delle danze attorno ad un palo decorato con fiori, come si vede nel film, ma anche dei pranzi all’aperto, con pietanze normalissime come salmone, patate lesse, insalate e polpette e liquori tipici, non certo quegli orrori culinari conditi con peli pubici che si vedono nel film. Tuttavia di questi orrori Aster ha appreso durante le sue ricerche sul folklore antico, quindi in qualche modo sono esistite in passato.
“Di solito è un evento molto carino e family friendly, che molti svedesi conoscono bene. Spesso si svolge con la pioggia, perché il tempo difficilmente è soleggiato. Il film però è incentrato sul senso di sacrificio e la reciprocità del sacrifico”
In un’intervista a Vox, Ari Aster ha spiegato le altre fonti di ispirazione di Midsommar.
“Con lo scenografo del film e il produttore svedese siamo andati nel nord della Svezia, e abbiamo visitato molte Hälsingegårds, che sono storiche fattorie che avevano le pareti decorate con le pitture simili a quelle che si vedono nel film. Ho esplorato la tradizione svedese, così come quella tedesca e inglese. Ho fatto ricerche sulle loro cerimonie di mezza estate, così come sul loro folklore e le mitologie.
In modo particolare, ho fatto molte ricerche sulle comunità spirituali, così come su certi movimenti spirituali. Da qui ho preso la maggior parte delle cose che si vedono nel film. Nello specifico ho approfondito quattro movimenti spirituali di cui però non voglio fare nomi, perché penso che siano bellissimi e non voglio gettare fango su di loro”
Come spieghiamo anche in uno dei paragrafi a margine della nostra spiegazione del finale di Midsommar, nei film vediamo l’uccisione di Simon, con la tecnica dell’aquila di sangue, realmente utilizzata dai vichinghi, e il terrificante rituale basato sulla leggenda dell’Ättestupa, che erano queste scogliere estremamente ripide dalle quali gli anziani si gettavano per suicidarsi, non appena si rendevano conto di non essere più utili alla comunità. In un’intervista a Yahoo Entertainment, il regista ha spiegato che non vi sono certezze assolute su questi rituali:
“Chissà se davvero accadevano queste cose, per gli svedesi è una storia di folklore su come vivevano i loro antenati. Anche il randello che viene utilizzato per dare il colpo di grazia ai suicidi è parte del folklore svedese. Quando gli anziani arrivavano ad una certa età, le loro famiglie si riunivano per bastonarli a morte. Per me era un’idea divertente per il film”
Inoltre, in un’intervista a The Hollywood Reporter, ha spiegato di aver imparato l’alfabeto runico e di essersi ispirato anche al mondo delle fiabe e all’immaginario dell’artista e fotografo Joel-Peter Witkin, classe 1939, il cui lavoro effettivamente richiama certe sequenze del film. Più specificamente, il lavoro di Witkin è stato d’ispirazione ad Ari Aster quando ha dovuto lavorare con il team degli effetti speciali, sui cadaveri che si vedono nel film.
Midsommar vede protagonisti Florence Pugh e Jack Reynor nei ruoli di due fidanzati in crisi che partono per la Svezia insieme agli amici di lui. In realtà lei non sarebbe neanche dovuta partire con il fidanzato, che aveva intenzione di lasciarla prima di partire, ma a causa di un grave lutto subito dalla ragazza, i piani cambiano improvvisamente. Una volta giunti in Svezia, presso una comunità di campagna che celebra rituali pagani, il gruppo si renderà conto di essere finito nelle grinfie di una setta sanguinaria. Nel cast del film figurano William Jackson harper, Vilelm Blomgren, Will Poulter, Ellora Torchia e Archie Madekwe.