Nel finale di Mine Vaganti, la nonna della famiglia Cantone, interpretata da Ilaria Occhini, decide di dare un aiuto definitivo alla propria famiglia, e prima di morire, lascia a figli e nipoti una toccante lettera in cui li invita a seguire una volta per tutti i propri desideri, senza conformarsi ai diktat della società di cui fanno parte. Ecco di seguito video e testo della scena, in cui la lettera viene letta alternativamente dalla nonna e dal nipote Tommaso (Riccardo Scamarcio).
Chi lo sa se questi luoghi avranno memoria di me. Se le statue, le facciate delle chiese, si ricorderanno il mio nome. Voglio camminare un’ultima volta per queste strade che mi hanno accolto tanti anni fa quando tutti mi chiamavano “la toscana”.
Voglio vedere le pietre gialle, tutta quella luce che ti toglie il respiro. Se le strade conserveranno il rumore dei miei passi. La mia città, la città di Lecce, la devo salutare prima di partire.
Ai miei nipoti Antonio, Elena e Tommaso lascio tutto quello che ho, ma le terre che erano di Nicola, quelle voglio che sia Antonio ad averle. Devi tornare qui Antonio, perché è qui che appartieni, avrai la terra, la forza che vive quando noi moriamo. Tu Luciana avrai tutto quello che ti serve ma devi farti un po’ di coraggio, i ladri non devono passare per forza dalla finestra. Quella è pure casa tua. Voi, Vincenzo e Stefania, non c’è niente che potete fare per non amare Antonio. La terra non può volere male all’albero.
Tommaso, scrivi di noi, la nostra storia, la nostra terra, la nostra famiglia, quello che abbiamo fatto di buono e soprattutto quello che abbiamo sbagliato, quello che non siamo riusciti a fare perché eravamo troppo piccoli per la vita che è così grande. La mina vagante se ne è andata. Così mi chiamavate pensando che non vi sentissi. Ma le mine vaganti servono a portare il disordine, a prendere le cose e a metterle in posti dove nessuno voleva farcele stare, a scombinare tutto, a cambiare i piani.
Una delle frasi della lettera, “La terra non può volere male all’albero” ha un significato profondo, che si rivolge ai genitori di Antonio e li invita ad amare e accettare il loro figlio omosessuale. Loro sono la terra e hanno dato vita ad un albero che estende le sue radici nel passato e le chiome e i frutti verso il futuro. Non è giusto ostacolare la sua crescita personale, per stupidi pregiudizi.
Mine vaganti, che potete trovare disponibile in streaming, scritto e diretto da Ferzan Ozpetek, racconta la storia di Tommaso, omosessuale salentino che decide di dichiararsi alla famiglia, non prima però che a farlo sia il fratello Antonio (interpretato da Alessandro Preziosi, causando incredibili scompensi… (qui potete leggere un resoconto del finale).