Mio fratello, mia sorella è un film di Roberto Capucci che in questo momento sembra richiamare l’attenzione di una parte del pubblico per l’inserimento di un personaggio complesso come Sebastiano (Francesco Cavallo), affetto da schizofrenia ad alto funzionamento. Di seguito vi spieghiamo in cosa consiste e quanto è realistica la rappresentazione nel film.
La patologia di cui è affetto Sebastiano si tratta di una malattia che si intreccia all’autismo: evitamento nelle relazioni con gli altri, ma ottime capacità, per esempio, nel suonare il violoncello. È proprio qui che parliamo di alto funzionamento: persone affette da questo tipo di schizofrenia sono molto carenti in aree che riguardano sia i compiti più semplici che il sempre rapportarsi all’Altro. Il loro alto funzionamento è in aree specifiche che possono essere la musica, la matematica, le scienze, ovvero tutte dimensioni in cui occorre il pensiero laterale (o creativo) come lo definirebbe lo scrittore maltese Edward De Bono. Nel film tutto questo è molto semplificato e non molto aderente alla realtà per esigenze cinematografiche. Il personaggio di Sebastiano è fin troppo funzionale, inoltre presenta sintomi non tipici di queste patologie, come il balbettio.
Affrontare temi come la salute mentale di persone neurodivergenti non sempre è facile, ecco perché di solito ci si riferisce a specialisti che possono aiutare nel creare personaggi molto più curati e fedeli alla realtà, per poter così sensibilizzare il pubblico riguardo la salute mentale, dai disturbi più semplici a quelli più complessi. Senza la magia del cinema.
La trama del film Mio fratello, mia sorella vede protagonisti Nikola e Tesla, fratello e sorella, che non si vedono né sentono da venti anni, che alla morte del loro padre, dovranno convivere nella stessa casa per volontà testamentarie del genitore. Con Tesla, vivono i suoi due figli, Carolina, con cui la madre ha un rapporto conflittuale e appunto, Sebastiano.. La convivenza e la riscoperta delle relazioni fra i protagonisti sarà complicata, ma inevitabile.
Il film è diretto da Roberto Capucci (figlio di Fabrizio Capucci, nonché nipote del couturier Roberto Capucci, famoso in tutto il mondo per le sue opere) e vede nel cast Alessandro Preziosi, Claudia Pandolfi, Ludovica Martino, Francesco Cavallo, Stella Egitto e Caterina Murino. Trasmesso recentemente da Canale 5, il film è attualmente in streaming su Netflix.