Aggiungete il regista Oliver Stone nella lista dei cineasti che hanno letteralmente odiato Barbie: il film-fenomeno di Greta Gerwig è stato premiato da incassi superlativi al box-office (è stato il più alto risultato in assoluto del 2023 al cinema) e da ottime critiche di settore, eppure il numero dei suoi detrattori sale sempre più vertiginosamente. Il regista premio Oscar lo stronca in una recente intervista definendolo il simbolo dell’infantilizzazione dell’industria di Hollywood e se l’è presa anche con Ryan Gosling e con John Wick 4.
In una recente intervista a UK Finance dove ha parlato di Putin, di energia nucleare e dello stato di salute di Hollywood, Oliver Stone ha sparato a zero su Barbie e sul successo planetario del film con Margot Robbie e Ryan Gosling: “[Quel film] è ridicolo. Ryan Gosling sta perdendo tempo se fa queste stronzate per soldi. Dovrebbe fare film più seri. Non dovrebbe far parte di questa infantilizzazione di Hollywood. Adesso è tutta fantasia, fantasia, fantasia, comprese tutte le immagini di guerra: fantasia, fantasia. Anche i film Fast and Furious, che mi piacevano, sono diventati come i film Marvel. Voglio dire, quanti incidenti automobilistici ci sono ormai in quei film?”
La polemica di Oliver Stone non si ferma solo su Barbie, ma anche su altri franchise molto popolari; non solo Fast & Furious, ma ne ha anche per John Wick 4: “Oh sì, sull’aereo ho guardato John Wick, che dura tre ore e qualcosa. E mi sono addormentato circa 778 volte durante tutto quel tempo. Continuavo a svegliarmi ed ogni volta il protagonista uccideva sempre più persone. È come se il mondo fosse degenerato nella non-logica!”, ha detto il regista.
Nonostante la sua vena anticonformista, Oliver Stone è stato uno dei registi più importanti del nuovo cinema americano, autore dietro la macchina da presa di capolavori impegnati di grande spessore, come ad esempio il pluripremiato Platoon e JFK – Un caso ancora aperto, con Kevin Costner, Gary Oldman e Tommy Lee Jones e dedicato ai misteri dietro all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy.