Owen Wilson avrebbe platealmente rifiutato di prendere parte come protagonista a The Juice, film del britannico Joshua Newton, basato sulla vicenda di Douglas McCann, un avvocato che nel 1995 fu coinvolto in alcune teorie del complotto atte a certificare oltre ogni ragionevole dubbio l’innocenza di OJ Simpson, accusato di aver ucciso nel 1994 l’ex moglie Nicole Brown e l’amico Ron Goldman.
Simpson, in effetti, fu dichiarato non colpevole al termine del processo penale, proprio nel 1995, ma l’esito del dibattimento è oggetto da anni di una grossa controversia, legata in gran parte all’estrema mediaticità del processo stesso, trasmesso in televisione e fortemente condizionato dagli umori del pubblico. Per questo motivo, la figura di Simpson è diventata negli anni sempre più polarizzante; una volta delineato il complesso contesto, le parole di Wilson, riportate dal regista a The Hollywood Reporter, assumono un senso ben preciso:
Eravamo pronti a offrirgli 12 milioni, ma lui alla fine del pranzo che avevamo organizzato per finalizzare, si alza da tavola e fa: ‘Se pensate che io possa fare il protagonista in un film sulla supposta innocenza di OJ, beh, vi state illudendo, e tnto. Non ci penso neanche’
Newton ha dichiarato a THR di aver già trovato il ‘perfetto’ sostituto di Wilson, senza però rivelarne l’identità; il film, in lavorazione dal 2015, secondo le volontà del regista, potrebbe essere completato entro novembre del 2025, a trent’anni esatti dal giorno del verdetto.
![O.J. Simpson a processo nel 1994 [WSJ]](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/im-947950-1024x1024.jpg)
OJ Simpson, morto a 76 anni nell’aprile 2024, ha legato il suo nome, come detto, a uno dei casi giudiziari più famigerati nella storia della giurisprudenza mondiale; assistito da una squadra di legali di prim’ordine, l’uomo, fino ad allora conosciuto per le sue imprese sportive, nonché noto volto pubblicitario e attore in una manciata di film, riuscì a dimostrare in aula la propria innocenza, grazie ad arringhe convincenti, oltre che per gli errori della Procura, salvo poi essere condannato pochi anni dopo, in sede civile, sempre in riferimento al duplice omicidio Brown/Goldman.