A Venezia 2022 arriva la Siccità di Paolo Virzì. Il nuovo film del regista, un titolo che sembra una descrizione lapidaria degli ultimi mesi di emergenza climatica in Italia, è, secondo Virzì “Un mosaico di destini con tonalità da commedia umana” ed è interpretato da un signor cast nel quale spiccano Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Max Tortora, Sara Serraiocco e – last but not least – Emanuela Fanelli.
La trama ufficiale di Siccità anticipa: “A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre ognuno cerca la propria redenzione.”
Ci sarà una salvezza? Sì se ci riconnettiamo
Paolo Virzì, parlando del suo film ha spiegato che l’idea di Siccità è nata durante la pandemia. “Ci si domandava se il cinema ci sarebbe stato ancora, se ci saremmo rincontrati, se gli attori si sarebbero ancora vaccinati sullo schermo. Eravamo isolati, aspettavamo le dirette della sera per sapere se potevamo incontrare i congiunti, è stato però un periodo straordinario per imparare a raccontare storie, per chiederci come raccontare storie. Abbiamo pensato ad una storia collettiva ambientata a Roma dove è accaduto un disastro climatico, lasciando una speranza una salvezza possibile per l’estinzione del genere umano. I destini di tutte queste persone sono tutti interconnessi, lo scopriamo piano piano. Ci sarà una salvezza? Sì se ci riconnettiamo. Il film è una sorta di preghiera laica, è apocalittico e catastrofico sì ma non si può raccontare senza speranza. È una preghiera che ci salveremo tutto insieme.”
Silvio Orlando, a tale proposito ha aggiunto: “Il titolo del film sarebbe potuto anche essere “Sete”, parla della sete di tornare alla normalità, siamo una moltitudine di individui in confronto con le avversità”
Riguardo i personaggi di Siccità, Virzì ha spiegato: “Abbiamo preso un racconto drammatico, quello dell’estinzione, parlando però di persone, costruendo un mosaico di destini con una tonalità di umorismo, da commedia umana, volevamo trasmettere compassione per tutti, anche per i personaggi più negativi, tutti vanno perdonati e hanno bisogno d’amore. abbiamo raccontato un mondo in cui i lavori sono collassati, c’è l’autista di capi di stato, una aveva la libreria, un altro fa l’avvocato ma è infelice. C’è una galleria di personaggi che racconta anche la nuova Italia il nuovo mondo, e salta all’occhio come le distanze sociali si accentuino, come la rabbia alimenti conflitti, verso una direzione che non è più quella della riscossa gioiosa, ma una rabbia sorda che può portare solo all’autodistruzione e ad uno spirito reazionario. C’è molto caos ora, sembra che ci si manifesti in forma nuove, ovviamwnte non volevamo fare un trattato sul giorno di oggi, volevamo fare un lavoro artigianale di confezionare un mosaico in maniera efficace.”
Monica Bellucci si è detta felice di essere tornata a recitare per Virzì “Quando mi ha chiamato ero felicissima. Il mio personaggio è un po’ cattivo, rispetto agli altri personaggi non cerca redenzione e per questo ho accettato il ruolo. Siccità è un film profondo, drammatico, ironico, con personaggi che vanno in direzioni diverse ma il filo che li accomuna è quello che sanno di dover morire e cercano di redenzione, il mio personaggio corrompe un altro personaggio senza fare nulla e passa il suo tempo di ubriacarsi”
Virzì ha tenuto a sottolineare che Siccità uscirà al cinema: “Abbiamo pensato tutto con lo scopo delirante di farlo per il grande schermo, visto che abbiamo girato nel 2020. Ringrazio tutti per il coraggio. I produttori non lo hanno voluto dare ad una piattaforma ma lo hanno destinato alle sale, c’è desiderio di voltare pagina e ricominciare, spero che la sorpresa sia quella di rivedere la gente al cinema.”