Cate Blanchett, attesissima a Venezia 2022, ha presentato alla Mostra del Cinema il suo nuovo film, Tàr, diretto da Todd Field, nel quale lei interpreta una direttrice d’orchestra. Durante la conferenza stampa di presentazione della pellicola, è stato chiesto all’interprete e al regista se Tar può essere considerato un horror. Ecco quali sono state le loro risposte.
“C’è un elemento di horror, in qualche modo, dipendendo da come lo si guarda, ma vedo un film diverso tutte le volte che lo vedo, e l’ho visto diverse volte” – ha spiegato Todd Field – “Però posso capire perché ci si può vedere un elemento horror. È un lungo viaggio per la protagonista, fatto in un periodo breve di tempo, sono tre settimane e poco più della sua vita, e succedono tantissime cose, è un personaggio che ha un grande senso di autorealizzazione, che si è costruita con il proprio lavoro, e in quel periodo stanno accadendo tantissime cose per lei, scopriamo tutte queste forze che cambiano la sua vita. Ci sono cose incredibili ma anche terribili che le capitano.”
Per Cate Blanchett la protagonista di Tàr “è sicuramente perseguitata da qualcosa, da un fantasma (…) lei ha messo il passato in un scatola, e si è reinventata, ed è cambiata attraverso la musica, è però perseguitata da qualcosa. Inizialmente c’era un presenza molto più forte che avrebbe dovuto perseguitarla, più spaventosa, poi Todd ha deciso di toglierla.” “Si sente la paura, l’angoscia, ma non si vede” – prosegue l’attrice – “Lei è al massimo della sua carriera, e ogni cosa che le può accadere in qualche modo è terrificante, per questo è un horror.”
Il film – di cui abbiamo parlato nella recensione di Tar – racconta la storia di Lydia Tàr, una direttrice d’orchestra interpretata dalla Blanchett: la donna è arrivata all’apice della sua carriera e sta per realizzare la sua quinta registrazione di un’opera di Mahler con l’Orchestra di Berlino. Si troverà però a vivere un periodo di grande difficoltà, che stravolgerà la sua vita privata e quella lavorativa.