The Nun 2 è uscito in sala il 6 settembre con un semplice divieto ai minori di 14 anni. Questo almeno in Italia. Negli Stati Uniti, invece, il discorso è completamente diverso. La pellicola, infatti, ha ottenuto un rating R. Questo vuol dire che la visione è consentita ai ragazzi di 17 anni accompagnati, però, da adulti. La motivazione della limitazione è abbastanza evidente. L’horror, che rientra perfettamente nell’universo di Conjuring, utilizza tematiche esoteriche, demoniache e riferimenti religiosi per istigare la paura negli spettatori. Come se non bastasse, poi, il regista Michael Chaves ha annunciato che si sarebbe mosso su un livello più alto di violenza rispetto al primo capitolo.
Una promessa che, nel suo complesso, viene mantenuta soprattutto grazie all’utilizzo di un’atmosfera sempre più gotica. Dal punto di vista horror una delle scene più intense e disturbanti apre il film. Si tratta della morte misteriosa di un prete arso vivo difronte gli occhi terrorizzati di una bambina. Tutta l’azione, infatti, si svolge all’interno di un collegio cattolico e sfrutta l’oscurità di ambienti, corridoi ed una cappella chiusa da troppo tempo per aumentare la sensazione d’inquietudine. A questo si accompagna, ovviamente, la presenza demoniaca di Valak, la suora che semina terrore e distruzione.
Ad esempio uno dei jump scare più efficaci di questo film, che si inserisce nella saga di The Conjuring, vede protagonista. Si tratta della scena dell’edicola. In questo caso suor Irene si trova di fronte un’edicola di giornali immersa in un’atmosfera buia e misteriosa. Inspiegabilmente, poi, le pagine delle riviste iniziano a girare andando a costruire proprio l’immagine del demone che, staccandosi da queste, prende consistenza ed attacca suor Irene.
Considerate, dunque, le particolari tematiche esoteriche, i chiari riferimenti di violenza e l’inserimento di più presenze demoniache, per The Nun 2 è consigliabile comunque una visione assistita per i più giovani.