Il nuovo film sugli squali è uscito da poco su Netflix e molti chiedono già un sequel a gran voce: su Under Paris 2, al momento, non vi sono notizie ufficiali da parte di Netflix, tuttavia il regista Xavier Gans ha ammesso che c’è una possibilità che se ne parli a breve. In diverse interviste Gans ha aggiunto che il sequel potrebbe essere ambientato in una Parigi interamente sommersa dall’acqua, come l’abbiamo vista nel finale. Non solo, ma ha detto che i due protagonisti hanno un futuro. Attenzione, seguono spoiler!
In una recente intervista a Variety, Gans ha spiegato che al momento non si parla ancora di un sequel, ma c’è una possibilità che se ne possa discutere in tempi brevi:
“In questo preciso momento, non siamo al lavoro sul sequel, ma c’è una possibilità che ne parleremo presto. Se ci sarà un sequel, sarà ambientato in una Parigi interamente sommersa dall’acqua”
Nell’intenzione di voler ambientare il sequel a Parigi, cogliamo più certezze, rispetto alle dichiarazioni fatte qualche giorno prima al magazine francese Télé Loisirs. In quell’occasione infatti, aveva spiegato che all’inizio aveva concepito il suo film come una storia autoconclusiva, poi ha intuito la possibilità di molteplici sequel:
Possiamo dire che i personaggi che sopravvivono alla fine del film hanno un futuro, ma sarà complicato. Inizialmente pensavo a Under Paris come un film a sé stante, ma nei titoli di coda vediamo che gli squali si stanno diffondendo in tutte le città del mondo, quindi sono possibili molti seguiti, con molti personaggi, sia a Tokyo, Bangkok o Venezia.
Nella stessa occasione, Gans ha anche dato una sua interpretazione del finale del film, che è attualmente in streaming su Netflix.
“È un finale che lascia spazio a diverse interpretazioni. Per me era importante dire che gli esseri umani sono responsabili del collasso dell’umanità e volevo che fosse visto simbolicamente, un po’ come un finale pre-apocalittico”
In effetti quel che accade in Under Paris è tutta colpa degli esseri umani e non si salva nessuno: da chi inquina e contribuisce al riscaldamento globale, ai giovani ambientalisti che tentano di ricondurre lo squalo Lilith nell’Oceano sottovalutando i pericoli, fino alla sindaca di Parigi, che preferisce confermare una manifestazione sportiva sulla Senna nonostante sia stata messa in guardia sui numerosi pericoli a cui vanno incontro gli sportivi. Al link che segue, potete leggere la nostra spiegazione del finale di Under Paris. Per il sequel, restate sintonizzati sulle nostre pagine: vi faremo sapere se e quando sarà confermato.