Con l’arrivo dell’estate, una pinna minacciosa inizia ad affiorare nel mare di proposte di Netflix: è quella dello squalo di Under Paris, film d’azione e tensione diretto da Xavier Gens, nel quale un enorme squalo mako trova il modo di risalire la Senna e fare il nido proprio nel cuore di Parigi. A peggiorare una situazione già complicata, come si vede ne finale del film, sarà l’uomo, con la sua stoltezza e la sua arroganza.
La trama di Under Paris vede protagonista una scienziata, Sophie Assalas (Berenice Bejo) che nel 2021 ha perso suo marito e altre persone del loro team di studiosi a causa dell’attacco di uno squalo mako, al quale loro hanno dato il nome di Lilith (che ha origine dalle antiche religioni mesopotamiche e indicava un demone femminile portatore di morte e distruzione). Tre anni dopo, Sophie vive a Parigi e grazie all’attività di un gruppo di giovani ambientalisti e alla tecnologia, scopre che Lilith si è spostata dall’Oceano Pacifico alla Senna dove è riuscita ad adattarsi all’acqua dolce e ha trovato un’area tranquilla dove concepire i suoi cuccioli per partenogenosi, cioè senza il contributo di un esemplare maschio. A questo enorme problema, per il quale è già in atto una proliferazione incontrollata di cuccioli di squali nella Senna, si aggiunge l’arroganza della sindaca di Parigi, che nonostante l’emergenza in atto, non ha alcuna intenzione di cancellare la gara di triathlon che si terrà nella Senna da lì a poche ore, perché non vuole rinunciare ad un’occasione per mettersi in buona luce. Ad aiutare Sophie ad evitare il disastro ci sarà l’aitante Adil (Nassym Lyes) ed altri due agenti della polizia fluviale. Ma con queste premesse, finisce male, molto male.
Il finale di Under Paris: Lilith viene uccisa?
La spiegazione del finale di Under Paris si concentra sul mancato tentativo, da parte di Sophie e Adil, di far saltare in aria Lilith e la sua cucciolata con un’esplosione controllata, dopo averli attirati appena fuori dalle catacombe di Parigi, dove hanno fatto il nido. Il piano di uccidere gli squali va a monte, perché alcuni cuccioli attaccano i membri della squadra compromettendo la sequenza degli step organizzativi che avrebbero garantito anche la sicurezza del team. L’esplosione si verifica comunque, ma Lilith sopravvive e dopo aver buttato all’aria il gommone della squadra, si dirige spedita verso i nuotatori impegnati a gareggiare nel triathlon, evidentemente attratta dal loro movimento frenetico. È l’inizio di una strage, perché i nuotatori, accortisi di essere inseguiti da Lilith e dalla sua numerosa prole, tentano di salvarsi aggrappandosi alle sponde del fiume, ma trascinano in acqua chi prova a soccorrerli.
Il peggio però arriva quando l’Esercito decide di intervenire circondando gli squali e sparando, senza tener presente che sul fondale della Senna giacciono numerose granate inesplose, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e smuoverle è pericoloso. Quando la spoletta di una granata viene attivata dall’urto della stessa con i fondali, dà il via ad una spaventosa reazione a catena, con l’esplosione simultanea di altri ordigni. Crollano ponti, l’acqua del fiume tracima dalle sponde e invade Parigi. Anche la sindaca e i suoi vengono travolti dall’acqua, così come centinaia di persone, che tentano di fuggire in preda al panico.
Dopo le esplosioni, Sophie e Adil si guardano attorno e dopo aver cercato riparo su una struttura di metallo che affiora dall’acqua, si ritrovano in uno scenario post-apocalittico. Parigi è quasi del tutto inondata e l’acqua della Senna brulica di squali. Tra essi, riconosciamo anche Lilith, che è ancora viva – è lo squalo più grosso di tutti, che appare nelle inquadratute finali del film.
La mappa nelle scene post credits e le ipotesi di un sequel
Il film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Under Paris, si chiude con una serie di mappe di varie città in tutto il mondo, tutte invase dagli squali. Dopo la scena post credits ci viene mostrata una mappa globale che mostra le acque del mondo completamente invase di pescecani in quello che è un vero e proprio disastro ecologico di proporzioni apocalittiche. Molti hanno ipotizzato che il finale del film apra ad un sequel, ma fino ad ora non vi sono state ancora conferme ufficiali da parte di Netflix.
Tra le città invase dalla progenie di Lilith, figura anche Venezia, con la laguna completamente in rosso. Nel caso ve lo stiate chiedendo, come spiega Il Meglio di Tutto, in Italia le coste sono già popolate di squali, anche se non ai livelli di invasione mostrati dal film, ovviamente. Sulle coste nostrane, in particolar modo della Puglia, la Toscana e la Sicilia, è facile trovare soprattutto le innocue verdesche ma anche squali mako, come quello di Under Paris, anche se di dimensioni più ridotte. Gli squali bianchi invece sono stati avvistati occasionalmente in Sicilia.