La giuria di Venezia 2022, guidata da Julianne Moore, ha assegnato il Leone d’Oro al documentario All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poltras. Tra i vincitori di questa edizione, il film Bones and All di Luca Guadagnino (che si è aggiudicato due premi, tra cui il Leone d’Argento per la miglior regia) . A Cate Blanchett e Colin Farrell è andata la Coppa Volpi per le loro intepretazioni in Tar e in Gli spiriti dell’isola.
Di seguito tutti i premi assegnati stasera.
- Leone d’Oro: All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poltras
- Leone d’Argento Gran Premio della Giuria: Saint Omer di Alice Diop
- Leone d’Argento per la miglior regia: Luca Guadagnino per Bones And All
- Coppa Volpi per la migliore attrice: Cate Blanchett in Tàr
- Coppa Volpi per il miglior attore: Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola
- Premio per la migliore sceneggiatura: Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola
- Premio Speciale della Giuria: Khers Nist (No Bears) di Jafar Panahi
- Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente: Taylor Russell in
Bones And All di Luca Guadagnino - Leone del Futuro – Premio Venezia opera prima: Saint Omer di Alice Diop
- Premio Orizzonti per il miglior film: JANG-E JAHANI SEVOM (WORLD WAR III) di Houman Seyedi
- Premio Orizzonti per la migliore regia: Tizza Covi e Rainer Frimmel per Vera
- Premio Orizzonti per la migliore attrice: Vera Gemma in Vera
- Premio Speciale della Giuria Orizzonti: CHLEB I SÓL (BREAD AND SALT) di Damian Kocur
- Premio Orizzonti per il miglior attore: Mohsen Tanabandeh in JANG-E JAHANI SEVOM (WORLD WAR III) di Houman Seyedi
- Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura: Fernando Guzzoni per Blanquita
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: Lkhagvadulam Purev Ochir
- Premio degli spettatori Armani beauty: Nezou di Soudade Kaadan
- Premio speciale della Giuria Venice Immersive: Eggscape di German Heller
- Gran Premio della Giuria Venice Immersive: From the Main Square di Pedro Harres
- Migliore esperienza Venice Immersive: The Man Who Couldn’t Leave di Singing Chen
- Premio Venezia Classici Miglior film restaurato: KOROSHI NO RAKUIN (BRANDED TO KILL) di Seijun Suzuki
- Premio Venezia Classici Miglior documentario sul cinema: Fragments of Paradise di KD Davison
Il film premiato con il Leone d’Oro, di cui abbiamo parlato nella recensione di All the Beauty and the Bloodshed è la storia epica ed emozionante dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. Il film intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N. presso rinomate istituzioni artistiche alle immagini di amici e colleghi catturate da Goldin, passando per la devastante Ballad of Sexual Dependency e la leggendaria mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts.
La storia inizia con P.A.I.N., un gruppo fondato da Nan Golding per indurre i musei a rifiutare i fondi Sackler, togliere lo stigma alla dipendenza e promuovere strategie di riduzione del danno. Ispirato da Act Up, il gruppo ha orchestrato una serie di proteste atte a denunciare i Sackler e i crimini della Purdue Pharma, produttrice dell’ossicodone. Al centro del film campeggiano le opere d’arte di Goldin The Ballad of Sexual Dependency, The Other Side, Sisters, Saints and Sibyls e Memory Lost. In queste opere, Goldin ritrae gli amici rappresentandoli con bellezza e cruda tenerezza. Queste amicizie e l’eredità della sorella Barbara sono alla base di tutta l’arte di Nan Goldin.