Operazione Valchiria, film del 2008 diretto da Bryan Singer è ispirato alla vera storia dell’attentato contro Adolf Hitler, ordito da un gruppo di militari del suo entourage. Protagonista della vicenda è il tenente colonnello Claus von Stauffenberg, interpretato da Tom Cruise, che, di ritorno in Germania dopo la campagna d’Africa, in cui è stato gravemente ferito, decide di aderire al piano di eliminazione del Führer. E di organizzare un colpo di stato che prevedeva un nuovo governo e una trattativa di pace con gli Alleati.
Una storia affascinante e densa di sfumature, dunque, legata a doppio filo alla statura morale di questo militare e della sua presa di coscienza nei confronti dell’abominevole Hitler.
Nato nel 1907 da famiglia cattolica, Claus von Stauffenberg scalò immediatamente le gerarchie dell’esercito, diventando in poco tempo tenente. Nonostante una perplessità di fondo, aderì al partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, affiancandone la crescita. Ma giorno dopo giorno, Stauffenberg si rese sempre più conto di quanto fosse pericoloso un uomo come Hitler. A fermarlo, in un primo momento, fu la sua assoluta fedeltà alla patria.
La decisione di eliminare il Führer maturò nel 1943, per mano di alcuni alti vertici militari, stanchi del malgoverno di Hitler. Tra questi, il generale Ludwig Beck, capo di Stato Maggiore della Wehrmacht, e lo stratega, generale Henning von Tresckow. La loro idea era quella di evitare la totale disfatta, negoziando la pace direttamente con gli Alleati, dopo l’instaurazione di un nuovo regime. Essi, dunque, contattarono Von Stauffenberg che si mise a disposizione. Sarebbe spettato a lui il compito più difficile: l’omicidio di Hitler.
L’Operazione Valchiria altro non era se non una sorta di piano speciale da attuare in caso di rivolta interna. In questo caso, il piano sarebbe stato ribaltato, però, contro le SS e i vertici del partito Nazista. La data stabilita fu quella del 20 luglio 1944, quando il colonnello avrebbe incontrato il Führer, nel quartier generale della Tana del Lupo, per fare il punto sulle principali operazioni militari e dare il via alla missione. L’attentato, come gli altri 15 precedenti, non riuscì.
A causa di una preparazione non proprio accurata, della tensione del momento e di una serie di imprevisti (come detto da Singer, Hitler aveva la fortuna del diavolo) gli ordigni preparati non esplosero. il Führer si ferì leggermente, ma non morì. Per i cospiratori ci furono arresto e pena di morte. Nonostante il fallimento, dunque, l’Operazione Valchiria riuscì a far capire che non tutti i tedeschi fossero felici dell’andamento della guerra e soprattutto fedeli a Hitler. Che si tolse la vita il 30 aprile 1945, nel Palazzo del Reichstag, durante la battaglia di Berlino.
“Voi non avete partecipato alla vergogna. Voi avete resistito. Sacrificando la vostra vita per la libertà, la giustizia e l’onore“, si legge sul monumento alla Resistenza tedesca a Berlino, citato al termine del film.