Le nomination agli Oscar 2024 sono state finalmente svelate. Annunciate alle ore 14.30 italiane da due inediti Zazie Beetz e Jack Quaid, le candidature stabilite dai membri della Academy of Motion Picture Arts and Sciences hanno segnato impotantissimi record, hanno tarpato le ali di molti titoli e performance a caccia di una statuetta (o quantomeno, di una nomination) ed hanno infine ristabilito la supremazia del film favorito della vigilia: Oppenheimer di Christopher Nolan.
Il biopic blockbuster scritto, diretto e co-prodotto dal regista britannico ha battuto ogni record annuale, ottenendo ben tredici candidature, più di ogni altro titolo in lizza nell’edizione 96 degli Academy Awards. Un numero timidamente avvicinato rispettivamente da Povere Creature di Yorgos Lanthimos (11) e Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese (10), che però, parte leggermente svantaggiato. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di analizzare a mente fredda vincitori e vinti di queste importanti candidature cinematografiche.
Oscar 2024, i grandi snobbati
![Greta Gerwig](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/barbie.jpg)
Partiamo dalle ovvietà. Se leggete la lunga lista delle nomination agli Oscar 2024, noterete immediatamente la presenza massiccia di Oppenheimer di Christopher Nolan. Dopo le stravittorie ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards e le attuali 13 candidature, è il titolo da battere per la statuetta al miglior film, alla regia, all’attore non protagonista e ad una quantità notevole di categorie tecniche. Se il 2024 sarà l’anno della consacrazione da Oscar di Nolan, alcuni titoli ed interpreti non possono però dire lo stesso. A partire da Killers of the Flower Moon di Scorsese, che ottiene sì ben 10 nomination, ma viene snobbato in due categorie fondamentali: miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio) e miglior sceneggiatura adattata (dal romanzo di David Grann).
A venire fortemente ridimensionato, invece, è stato Barbie. Il film-fenomeno di Greta Gerwig ottiene otto nomination, ma è sorprendentemente assente nelle categorie della miglior regia, dell’attrice protagonista (Margot Robbie) e nel montaggio, ad esempio. Snub che sono (almeno sulla carta) praticamente letali per le chance da Oscar del più alto incasso cinematografico dell’anno. Assenti dalle nomination anche due film orgogliosamente queer che continuano a tenere banco nella discussione cinefila internazionale, Saltburn di Emerald Fennell e Estranei di Andrew Haigh; di loro, nemmeno l’ombra. E non c’è nemmeno uno dei tre splendidi interpreti di May December di Todd Haynes (che però ottiene una candidatura nella sceneggiatura originale): Natalie Portman, Charles Melton e Julianne Moore sono letteralmente desaparecidos. Così come Penelope Cruz in Ferrari, che pure una candidatura ai SAG l’aveva ottenuta eccome.
Martin Scorsese e Steven Spielberg battono se stessi
![Martin Scorsese](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/scorsese.jpg)
Due grandi maestri del cinema americano, invece, possono già cantare vittoria anche senza vincere una nuova statuetta. All’età di 81 anni, Martin Scorsese ottiene la sua decima candidatura alla regia e diventa il regista vivente con più nomination di categoria (battendo Spielberg, che era a quota nove). Quest’ultimo, produttore del biopic Maestro di e con Bradley Cooper, raggiunge la sua storica candidatura numero 13 nella categoria del miglior film e diventa il produttore più nominato dall’Academy di sempre. Un motivo di gioia condiviso anche dal suo più fedele collaboratore musicale, il compositore dei record John Williams.
Per la colonna sonora originale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, Williams riceve la sua 54° nomination, battendo ogni record di categoria e diventando, alla veneranda età di 91 anni, il più anziano candidato agli Oscar di sempre. Tra gli altri notevoli motivi di felicità a fronte dell’annuncio delle nomination, l’attrice Lily Gladstone viene candidata come miglior interprete protagonista per Killers of the Flower Moon e diventa la prima nativa americana a farlo, mentre Colman Domingo (ottimo protagonista del biopic Netflix Rustin) è solo il secondo interprete apertamente queer ad ottenere la nomination nella categoria del miglior attore protagonista, 25 anni dopo Ian McKellen per Demoni e Dei.
Gli Oscar più internazionali di sempre
![Anatomia di una caduta](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/anatomia.jpg)
Ma le candidature ai 96° Oscar sono state storiche anche per la presenza massiccia di lungometraggi non recitati in lingua inglese (o solo parzialmente) che hanno fatto capolino nella categoria del Best Picture. Stiamo ovviamente facendo riferimento a Anatomia di una caduta, La zona d’interesse e Past Lives. Il primo, titolo francese vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2023 e snobbato dalla commissione nazionale per la categoria del film internazionale, ottiene 5 candidature pesanti: miglior film, regia per Justine Triet, attrice protagonista (Sandra Huller), sceneggiatura originale e montaggio. Forse, una delle performance migliori nelle cinquine di questi Oscar 2024.
Senza però dimenticare il britannico La zona d’interesse (ma interamente recitato in lingua tedesca) di Jonathan Glazer, che dal Grand Prix di Cannes 2023 ammalia la giuria dell’Academy e riceve altre 5 nomination di spessore (film, regia, sceneggiatura non originale, film internazionale, suono). E Past Lives, esordio dietro la macchina da presa della cineasta sud-coreana Celine Song, viene premiato con 2 menzioni (film e sceneggiatura originale), recitato in parte nella lingua asiatica dei suoi protagonisti, in parte in lingua inglese.
La corsa di Matteo Garrone finisce qui
![Io Capitano](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/garrone.jpg)
Ma non dimentichiamo di certo l’elefante nella stanza di queste candidature sorprendenti. C’è anche l’Italia agli Oscar del prossimo 10 marzo, e verrà rappresentata dalla nomination di Io Capitano di Matteo Garrone nella categoria del miglior film internazionale. Dopo aver ottenuto la nomina corrispettiva al Golden Globe, si era accesa una tenua speranza per il film italiano vincitore del Leone d’Argento a Venezia 80, concretizzatasi adesso con la presenza in cinquina del commovente film drammatico diretto dal regista romano. Poche però le chance di vittoria per Io Capitano, che nella sua stessa categoria dovrà vedersela con un titano super-candidato come La zona d’interesse, oltre che con Perfect Days di Wim Wenders, La società della neve di J.A. Bayona e il tedesco The Teacher’s Lounge.
In attesa della cerimonia di premiazione dei 96°Oscar domenica 10 marzo a Los Angeles, le prossime tappe fondamentali per capire la direzione che prenderà la stagione dei premi sono quelle dei Directors’ Guild Awards (il sindacato registi), dei Producers’ Guild Awards (sindacato produttori), gli Screen Actors Guild Awards (la gilda degli attori) e i Bafta britannici. Chi sarà il titolo che darà filo da torcere a Oppenheimer, semmai ci sarà?