Povere creature, ultima fatica di Yorgos Lanthimos, è stato considerato come un film dal cuore profondamente femminile, incentrando tutta la narrazione su Bella Baxter e, in modo particolare, sulla sua crescita personale. In questo senso, dunque, Emma Stone si è trovata a farsi carico di un personaggio complesso e sfaccettato dove la grande forza vitale delle donne doveva prevalere.
Nonostante questo, però, all’interno di tutta la struttura narrativa l’elemento maschile è presente come un aspetto essenziale, essendo il tramite grazie al quale non solo Bella torna alla vita, ma ha anche la possibilità di costruire le sue nuove esperienze, costruendo se stessa. Presenze le loro, che hanno lo scopo di rappresentare anche la caducità della natura dell’uomo rispetto a quella indomita ed inarrestabile della protagonista. Ma, al di là di questo, la loro funzione è soprattutto quella di costruire un microcosmo all’interno del quale Bella vive le stesse fasi di scoperta e liberazione che il mondo femminile ha attraversato nel corso degli anni e sta ancora vivendo.
In sostanza, dunque Lanthimos affida loro il compito di vestire degli archetipi culturali senza, però, gravarli di alcun giudizio negativo. Anzi, Bella, nelle sue diverse fasi evolutive, non esprime mai alcun tipo di ostilità nei loro confronti ma si limita a registrare le espressioni delle diverse nature fino a scegliere colui in grado di amarla per ciò che è realmente senza alcuna necessità di imprigionarla. Per comprendere, comunque, il lavoro svolto dal regista sull’elemento maschile, andiamo a vedere nello specifico tutti gli uomini di Bella Baxter.
Godwin Baxter, il padre creatore
![Frame che ritrae Willem Dafoe in Povere creature!](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Willem-Dafoe-Dr-Godwin-Baxter.jpg)
La prima figura maschile nella vita di una donna è quella del padre, solitamente. Ed anche per il personaggio di Bella non poteva essere diversamente. Godwin Baxter, interpretato da Willem Dafoe, rappresenta l’elemento creativo, il deus ex machina che utilizza la scintilla del suo ingegno per dare vita ad una creatura nuova con il corpo di donna e la mente di un neonato.
Una combinazione simbolica perché rappresenta essenzialmente il potenziale evolutivo, i risultati raggiunti con la sperimentazione e la trasformazione di un potenziale in un essere compiuto. Da questo punto di vista, dunque, Bella può essere concepita come una sua visione e, per questo motivo, considerata una sorta di proprietà. Un sentimento che, veicolato dall’affezione paterna, però, si esprime nel desiderio di protezione e, quindi, nella necessità di celarle il mondo per non esporla ad eventuali pericoli. Ma quanto, questo, è effettivamente frutto di un sentimento d’amore o nasce da un naturale egoismo e attitudine al controllo della vita altrui?
In questo caso, trattandosi di un uomo di scienza predisposto alla sperimentazione, Baxter arriva ad un patto con se stesso, riconoscendo i propri limiti e ammettendo di non poter frenare l’istinto vitale e la naturale curiosità di una giovane creatura come Bella.
Duncan Wedderburn, l’amante insicuro
![Mark Ruffalo in una scena di povere creature](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/Mark-Ruffalo-in-una-scena-di-povere-creature.jpg)
Quando Duncan Wedderburn, con il volto di Mark Ruffalo, arriva nella vita di Bella, questa ha già iniziato la sua personale sperimentazione del piacere, comprendendo che, al di fuori della mura di casa, esisteva un mondo infinito da scoprire e da cui trarre insegnamento. Per questo motivo i suoi evidenti intenti di seduzione non possono mai essere intesi in maniera negativa. Anche se, in realtà, hanno un propositi manipolatori ben precisi. L’uomo, però, offuscato dal suo desiderio per Bella, non comprende la personalità forte che sta forgiando e, soprattutto, si trova ad essere usato più che ad usare.
Il dare per scontato la giovane donna che ha accanto, il non saper assecondare la sua ansia di conoscenza se non all’interno della loro coppia e ai suoi termini, lo porta inevitabilmente ad essere sconfitto al suo stesso gioco. La fascinazione della seduzione, infatti, per Bella è un concetto che non riesce a fare presa non avendo mai idealizzato Duncan in modo romantico.
Per lei, priva di freni inibitori e di falsi moralismi, è semplicemente un’occasione per conoscere e sperimentare con la consapevolezza di una scadenza. Perché, fin dal principio, non esiste illusione romantica ma la certezza di tornare suoi suoi passi o prendere una nuova direzione. In tutto questo, di fronte alla realtà di essere solo una fase, dunque, Duncan reagisce con l’esternazione di ciò che potrebbe apparire come amore ma che, in realtà, è solo voglia di possesso.
Sir Aubrey de la Pole Blessington, il marito oppressore
![Emma Stone in Povere Creature](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/emma-stone-in-povere-creature.jpg)
Tra tutti gli uomini che entrano nella vita di Bella Sir Audrey, interpretato da Christopher Abbott, è la vera rappresentazione del pericolo. Questo, infatti, non solo torna da un passato che la giovane non ricorda ma dimostra, fin dal primo momento, la volontà di chiuderla, renderla prigioniera e, soprattutto, reprimere i suoi impulsi vitali.
In questo senso è fortemente rappresentativa la decisione di praticare su di lei la barbara pratica dell’infibulazione per privarla della consapevolezza del proprio corpo e del piacere che ne deriva. Una decisione presa per “calmarla” e per rinchiuderla definitivamente all’interno di una vita progettata da altri, schiava delle decisioni altrui e inabile a gestire un elemento fortemente personale come il proprio corpo. Per la prima volta nel suo processo evolutivo, dunque, l’essenza della femminilità viene messa in pericolo da un elemento maschile incapace di sostenere l’impatto con una forza vitale priva di barriere.
Max McCandless, l’amore sano
![Ramy Youssef in Povere creature](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/CRamy-Youssef-lPovere-creature-1.jpeg)
Chiudiamo con il timido Max, l’apprendista di Godwin Baxter che Bella ha accettato come suo fidanzato fin dall’inizio. Un’intuizione fortunata che la giovane donna conferma una volta tornata a casa dalle sue molte avventure. A colpirla, in particolare, è una pacata accettazione del suo passato che, ben lontana dall’essere un segno di debolezza, in realtà è la dimostrazione di una grande sicurezza interiore.
D’altronde Max ha affiancato Baxter nelle sue sperimentazioni, è una mente che cerca di vedere oltre le regole stabilite dalla società e della scienza. Durante l’assenza di Bella, poi, è cresciuto anche lui come sperimentatore ed uomo andando ad amplificare i sentimenti provati per la donna con un’accettazione e comprensione assoluta. Tutti aspetti che lo rendono il rappresentante di un amore sano. Il primo che Bella incontra e che si esprime non nel desiderio del possesso o della riduzione al silenzio ma nell’enfatizzazione della sua natura.