Luca Guadagnino ha presentato il suo nuovo film, Queer, a Venezia 2024, con Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman e Omar Apollo. Tratto da un romanzo di William S. Burroughs che si intitola Checca, il film è ambientato nel 1940 e vede protagonista Lee, che dopo essere scampato ad un raid antidroga a New Orleans, gira per i locali di Città del Messico dove incontra un giovane spacciatore, Allerton, del quale si invaghisce. Durante la conferenza stampa si è parlato dell’adattamento cinematografico ma anche delle scene di sesso tra i due protagonisti.
Guadagnino ha spiegato perché ha deciso di portare il romanzo di Burroughs sul grande schermo, sottolineando anche che “Queer è un libro che rispecchia molto il suo autore”
“La gioia è stato il punto di partenza. Ho letto il romanzo di Burroughs a 17 anni, volevo cambiare il mondo. La descrizione di ciò che c’è tra i personaggi e l’assenza di giudizio mi hanno trasformato per sempre. Poiché volevo essere fedele al giovane che ero, ho deciso di portare il romanzo sul grande schermo. Spero che con questo film il pubblico trovi il senso di se stesso: chi si è quando si è da soli?”
A tale proposito Craig ha aggiunto:
“Ho guardato molte interviste a Burroughs, parlava in modo molto misurato e ho pensato che fosse solo una parte di lui. Leggendo il libro ho pensato che dovessimo cercare chi fosse veramente?”
Guadagnino poi ha anticipato qualcosa sull’adattamento. E a proposito della trasposizione Craig ha sottolineato che il terzo atto del film è un’aggiunta fatta rispetto al libro “perché serviva”.
“Realizzare il film è stato sorprendentemente lineare, abbiamo creato questo mondo a Cinecitta e questo viaggio è stato molto bello e gioioso. Il film è un adattamento di un autore che ha saputo creari mondi, e noi non volevamo che la pellicola tradisse il libro. Abbiamo riflettutto molto sul fatto che lui crea mondi attraverso le parole”
Daniel Craig was asked at the “Queer” press conference if there will ever be a gay James Bond.
“Guys, let’s be adults in this room for a second,” director Luca Guadagnino responded.https://t.co/QMqsxaUqt1 pic.twitter.com/D3BwnujYQg
— Variety (@Variety) September 3, 2024
Durante la conferenza un giornalista ha fatto una domanda un po’ bizzarra a proposito del perché sia stato scelto Daniel Craig nel ruolo di un omosessuale, lui che ha interpretato James Bond, che non è gay. Guadagnino ha replicato pazientemente che ha scelto Craig perché è un attore che gli piace.
“Comportiamoci come adulti per un secondo: nessuno potrà mai sapere quali sono i desideri di James Bond. La cosa importante è solo che porti a termine le proprie missioni. Ammiro questo gentleman da tantissimo tempo e avevo avuto questa intuizione da tempo che però avevo soffocato… Invece lui ha accettato, è un privilegio lavorare con lui.
“Io ho detto di sì al film perché volevo da tempo lavorare con Guadagnino, lo avevamo detto la prima volta 20 anni fa. Abbiamo parlato molto della sfida di interpretare Lee.”
Daniel Craig, Luca Guadagnino and Drew Starkey at the Venice Film Festival for the world premiere of ‘Queer’ #Venezia81 (Getty)
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— Deadline (@DEADLINE) September 3, 2024
Riguardo le scene di sesso, Daniel Craig e Drew Starkey hanno detto:
“Volevamo che le scene di sesso fossero naturali e toccanti, io e Drew abbiamo fatto sì che realizzarle fosse divertente.”
“Per mesi abbiamo provato insieme, creando questa poesia, avevamo avuto due settimane per conoscerci e sul set eravamo già pronti. Luca crea uno spazio accogliente.”
Infine Luca Guadagnino ha spiegato che tra lui e Burroughs ci sono molte differenze, e nonostante questo c’è un elemento che lo ha convinto a girare Queer.
“Ssno molto lontano dal personaggio di Lee. sono un signore che va a letto presto, non ho mai assunto droghe, posso contare sulle dita della mano gli amanti che ho avuto. Ma Adoro l’idea di vedere le persone e non giudicarle. Il ruolo del regista è quello di cercare l’umanità anche nelle zone più oscure.”
Infine il regista parla della canzone che chiude il film e le cui parole furono scritte da Burroughs sul suo diario, tre giorni prima di morire.
“Il nostro amore crescerà ancora più vasto degli imperi” – dobbiamo capire cosa significa amare ed essere amati”
Al link che segue potete leggere la nostra recensione di Queer.