Il film: A letto con Sartre (Cette musique ne joue pour personne), 2021. Regia: Samuel Benchetrit. Cast: François Damiens, Vanessa Paradis, Valeria Bruni Tedeschi, Ramzy Bédia, Gustave Kervern, Joey Starr, Bouli Lanners, Bruno Podalydès, Vincent Macaigne.
Genere: commedia. Durata: 107 minuti. Dove l’abbiamo visto: al Festival di Cannes, in lingua originale.
Trama: Crimine e teatro sono il filo conduttore di vari destini che si incrociano in una piccola città portuaria francese.
Nel 2021, per riprendersi dopo un anno di inattività, il Festival di Cannes ha lanciato la sezione Cannes Premiere, un fuori concorso deluxe per cineasti affermati, tra cui il francese Samuel Benchetrit, che ha intrattenuto il pubblico della Croisette con il suo settimo lungometraggio. Di questo parliamo nella recensione di A letto con Sartre.
La trama: la canzone del reato
Siamo nel nord della Francia, in una città portuaria dove gli affari loschi sono all’ordine del giorno, soprattutto nel giro gestito dal facilmente irritabile Jeff De Claerke. Gesù e Poussin, due dei suoi dipendenti, devono organizzare una festa di compleanno per sua figlia, mentre Neptune, un altro della banda, scopre il fascino della poesia. E poi c’è Jacky, la cui vita viene stravolta dalla passione per Suzanne, tramite la quale inizia a interessarsi all’arte del palcoscenico.
Il cast: grandi caratteristi transalpini
Benchetrit ha riunito alcuni dei più raffinati caratteristi francesi e belgi, molti dei quali già visti nei suoi film precedenti, tra cui François Damiens (Jeff), Gustave Kervern (Jacky), Bouli Lanners (Poussin), Ramzy Bédia (Neptune), Vincent Macaigne (Eric) e Joey Starr (Gesù). I due principali volti femminili sono Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo di Katia, la moglie di Jeff, e Vanessa Paradis (compagna del regista nella vita) in quello di Suzanne, la donna le cui attività teatrali la rendono oggetto del desiderio per Jacky. Bruno Podalydès, noto attore e cineasta, interpreta il regista dello spettacolo teatrale.
Divertirsi con il genere
Samuel Benchetrit ha sempre avuto la passione per gli esercizi di stile in salsa crime con declinazioni comiche, come ad esempio in J’ai toujours rêvé d’être un gangster (2007), episodico racconto in bianco e nero con echi di Pulp Fiction, o Chien (2017), sul set del quale ha conosciuto Vanessa Paradis e diretto Bouli Lanners in un ruolo surreale inizialmente previsto per Jean-Claude Van Damme. Qui, tra teatro, musica e poesia, il gioco si fa sempre più ambizioso, ma anche più umano, andando oltre l’archetipo per regalarci vere figure umane, riunite in un sistema di incontri fortuiti che vanno all’insegna della filosofia del mondo intero come delirante palcoscenico. Un divertimento raffinato e al contempo rozzo, grazie a un cast che sta costantemente al gioco e declina l’amore in tutte le sue forme attraverso l’espressione artistica. Anche se a volte quell’arte è intrinsecamente legata al crimine.
La recensione in breve
Samuel Benchetrit continua con il suo percorso a base di eleganti esercizi di stile, firmando una commedia ricca di pathos e momenti surreali.
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Voto CinemaSerieTV