Il film: Anora, 2024. Regia: Sean Baker. Cast: Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yura Borisov. Genere: Dark Comedy. Durata: 139 minuti. Dove l’abbiamo visto: al Festival di Cannes, in lingua originale.
Trama: Una prostituta sposa il figlio di un oligarca russo, ma i genitori di lui non sono disposti ad accettarla in famiglia e manderanno alle calcagna dei due sposini tre tirapiedi.
A chi è consigliato?: A chi ama le opere decisamente poco convenzionali di Sean Baker, la sua particolare ironia e il modo in cui riesce a raccontare l’America dei meno fortunati.
Sean Baker torna a Cannes dopo tre anni dal sorprendente Red Roket con un’altra dark comedy sui generis capace di catturare allo stesso modo del precedente: Anora. Le risate non mancano in questa avventura da 139 minuti in compagnia di Ani, lo strepitoso personaggio di Mikey Madison, che trascina il pubblico in una Pretty Woman dalle svolte decisamente più concrete ma senza dubbio più coinvolgente che mai.
Merito di una riuscitissima sceneggiatura e del personaggio titolare, reso più carismatico che mai dall’interpretazione di Madison: come vedremo in questa recensione di Anora, il nuovo film di Baker è una deliziosa avventura nella vita notturna newyorkese, tra sex workers dal grande cuore e scagnozzi russi capaci di grande sensibilità. Come nei suoi film precedenti Baker dipinge il sottobosco dei meno fortunati con vivace ironia e rispettosa delicatezza, regalandoci momenti di grande divertimento ma anche di inaspettata profondità.
La Cenerentola dello Strip Club
Anora (detta Ani) è una spogliarellista/prostituta che passa le sue nottate ad intrattenere i clienti all’HQ, un frequentatissimo locale di Brooklyn. Ani è affascinante, sicura di sé e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Il tipico personaggio che possiamo immaginare come protagonista di una favola di redenzione a lieto fine: la svolta per lei arriva con l’entrata in scena di Ivan (Mark Eydelshteyn), figlio di un oligarca russo e amante del divertimento. Il ragazzo, che ha quasi la sua stessa età, rimane fin da subito folgorato da lei e – in una prevedibile svolta “a la Pretty Woman” – la trascina in una settimana di feste e sesso sfrenato. Seppur sessualmente inesperto e a tratti infantile, Ani è intrigata e poi sedotta dalla sua goffaggine (e dal quantitativo spropositato di denaro che il ragazzo non si pone remore a spendere) e, alla fine dei sette giorni, finisce con un anello al dito in una cappella di Las Vegas.
L’happy ending tanto desiderato? Non proprio, visto che la famiglia di lui non è disposta ad accettare una nuora americana (e per lo più prostituta!) e sguinzaglia i suoi tirapiedi – due “risolutori di problemi” armeni ed un gorilla russo, Igor (Yura Borisov) – per far annullare il matrimonio. Arrivati a casa di Ivan, Ani è costretta ad assistere alla smidollaggine del neo maritino che – dopo aver scoperto che i genitori sono in volo verso gli USA per risolvere la situazione – scappa di casa mezzo nudo ed in ciabatte. Ani dal canto suo non ha intenzione di rinunciare tanto presto al suo sogno d’amore e, dopo aver quasi messo ko i tre scagnozzi, si mette alla ricerca insieme a loro del fuggitivo.
L’ironia di Sean Baker
Come anticipavamo in apertura, il film di Sean Baker è deliziosamente divertente, e regala una serie di situazioni capaci di strappare un sorriso anche al più cinico degli spettatori. Tra i momenti migliori del film, la sequenza in cui Ani si scontra con i tre tirapiedi in casa di Ivan, dopo la ridicola fuga di lui, tenendogli testa con inaspettata ferocia. Memorabile anche l’arrivo dei genitori di lui, il pacato Nikolai (Aleksey Serebryakov) e l’inarrestabile Galina (Darya Ekamasova), che di certo non si aspettavano un’avversaria così indomabile come Ani.
I momenti più drammatici e di un certo peso emotivo non mancano, in particolare ci ha colpiti il tenero e commuovente finale, capace di chiudere con dignità e delicatezza l’arco narrativo della protagonista.
La splendida Anora
Inutile dire che il cuore pulsante del film è la sua protagonista, l’Anora interpretata da Mikey Madison. Ani è forte e brillante, e cattura con il suo fascino lo spettatore fin dai primi minuti di visione. Pur nelle situazioni più svilenti del suo lavoro, Ani reagisce con briosa noncuranza, muovendosi nel sottobosco della vita notturna newyorkese con inaspettata leggerezza.
A farsi amare anche il personaggio interpretato da Yura Borisov, un tirapiedi tutto muscoli dal grande cuore e sensibilità. La chimica tra lui e Madison è palpabile, e insieme danno vita ad alcuni momenti di assoluta tenerezza, che si bilanciano alla perfezione con il tenore ironico del film.
La recensione in breve
Anora è il tipico film di Sean Baker: brillante, divertente e al contempo commovente. Colpisce in particolare l'interpretazione di Mikey Madison nel ruolo della protagonista.
Pro
- Mikey Madison è strepitosa nel ruolo della protagonista
- La sceneggiatura è bilanciata e divertente
- Il personaggio di Yura Borisov dona al film la delicatezza che mancava
Contro
- In certi momenti ci è parso che la storia si trascinasse un po'
- Voto CinemaSerieTV