Il film: Boy Kills World, 2017. Regia: Moritz Mohr. Cast: Bill Skarsgård, Famke Janssen, Jessica Rothe, Michelle Dockery, Brett Gelman. Genere: Thriller Horror. Durata: 111 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Prime video, in lingua originale.
Trama: Una ragazzo sordomuto cerca vendetta contro chi ha ucciso la sua famiglia. Per farlo si allenerà con lo “Sciamano” e organizzerà un piano contro il regime autoritario che controlla la città in cui è nato.
A chi è consigliato? A chi ama il genere distopico e i film con una fortissima componente action.
La prima impressione che Boy Kills Word ci trasmette è di essere nato da un insieme di buone idee già sfruttate meglio da altri. Abbiamo un ragazzo (il “Boy” del titolo) in cerca di vendetta, un futuro distopico dittatoriale e una data annuale in cui la famiglia al comando mette in atto una carneficina per mantenere la popolazione sotto controllo (un mix tra Hunger Games e La notte del giudizio). Come vedremo in questa recensione di Boy Kills World, nel film di Moritz Mohr solo la componente action risulta ben confezionata, trama e tono generale della pellicola infatti sono decisamente lacunosi e squilibrati. Se Bill Skarsgård è sempre carismatico – ed è capace di acrobazie davvero mozzafiato – il film ha poco su cui reggersi, e lo spettatore si trascina faticosamente alla fine tra colpi di scena prevedibili ed elementi così caricaturali e grotteschi da inficiarne il coinvolgimento nella storia.
Boy uccide tutti
Al centro di questa storia troviamo un ragazzo sordomuto (Bill Skarsgård) che, ai margini di una città governata da un crudele totalitarismo si allena con lo “Sciamano” per ottenere vendetta. Quando era bambino sua madre e sua sorella sono state uccise dalla despota Hilda (Famke Janssen) e lui, unico sopravvissuto alla mattanza, non desidera altro che eliminare la colpevole (e tutta la sua famiglia). La sua occasione arriva con il “sacrificio annuale”, che verrà trasmesso in diretta televisiva: infiltratosi sul luogo dell’evento il ragazzo inizierà la sua sanguinosa scalata verso i vertici della dittatura, eliminando ad uno ad uno gli avversari che si mettono sulla sua strada. Peccato, però, che un terribile segreto del suo passato stia per venire a galla, rimescolando completamente le carte in tavola sulla sua missione…
Una dittatura da discount
Come dicevamo inizialmente molto di ciò che Boy Kills World ci propone sa di già visto, si distingue però dai “soliti distopici” per il tono eccessivamente grottesco della narrazione: tra droghe e visioni il mondo visto attraverso gli occhi del protagonista è pieno di stranezze, di sogni che si mescolano alla realtà, e momenti che avrebbero dovuto essere seri si fanno ridicoli. È una chiara scelta stilistica da parte degli autori ma, invece di aggiungere quell’elemento di originalità in più al tutto, finisce per straniare lo spettatore, che si trova davanti un caos fumettistico che poco lo coinvolge.
A peggiorare il tutto, poi, una costruzione dei personaggi e del wordbuilding davvero carente: dove ci troviamo? Come sono saliti al potere i cattivi? Perché la città è circondata da una giungla? Che cosa c’è nel resto del mondo? Insomma, la dittatura al centro di Boy Kills World viene solo abbozzata, trascurando quelli che potrebbero essere elementi davvero importanti per concentrarsi esclusivamente sul percorso action del protagonista. Mohr sembra interessato solo a dare risalto agli stunt e alle scene di combattimento coreografate nel nei minimi particolari (ispirandosi in maniera piuttosto chiara ad un tipo di azione “alla John Wick”). Belli da vedere, senza dubbi, ma dopo un po’ stufano anche gli scontri più acrobatici ed originali se manca lo scheletro della trama a sorreggerli.
Il carisma Bill Skarsgård
Bill Skarsgård è uno dei pochi elementi a funzionare del film: carismatico ed espressivo, catalizza l’attenzione dello spettatore ogni qual volta entra in scena. Anche nel ruolo di un personaggio sordomuto è capace di essere estremamente convincente, dando sfoggio ad incredibili capacità fisiche nei momenti di combattimento. Peccato che il suo personaggio – o almeno tutto ciò che va al di là del mero desiderio di vendetta e dall’amore perduto per la sorella – sia delineato in maniera così superficiale. Nessuno dei comprimari si salva, nemmeno l’Hilda di Famke Janssen, che sarebbe dovuta essere epitome di crudeltà e sadismo, ma dotata del fascino che solitamente caratterizza questo genere di personaggi, riesce ad essere quantomeno intrigante.
La recensione in breve
Boy Kills World è un distopico a cui interessa solo la sua componente action: trama, worldbuilding e personaggi vengono trascurati e non soddisfano. Il protagonista Bill Skarsgård è come sempre carismatico e affascinante.
Pro
- Le sequenze action sono ben costruite
Contro
- La trama è poco coinvolgente
- I personaggi non sono approfonditi a dovere
- Il worldbuilding è praticamente inesistente
- Il tono a tratti è eccessivamente grottesco
- Voto CinemaSerieTV.it