Il film: Choose Love – Scegliere l’amore, 2023. Regia: Stuart McDonald. Cast: Laura Marano, Avan Jogia, Jordi Webber, Scott Michael Foster. Genere: Romantico/Interattivo. Durata: 80 minuti. Dove l’abbiamo visto: Netflix.
Trama: Cami è arrivata ad un bivio nella sua vita. O, forse, a molti. Sente che, nonostante l’apparente perfezione, potrebbe e dovrebbe chiedere al futuro molto di più. Ma come capire quale sia il giusto passo da fare sia nel privato che nel professionale? Probabilmente la scelta migliore non è chiedere consiglio ad una cartomante ma da qualche parte si deve pur iniziare. Dalle sue carte, infatti, la donna vede nella vita della ragazza ben tre uomini diversi.
Ognuno di loro ha delle caratteristiche che l’attraggono ma quale scegliere? Si tratta di una riflessione importante e fondamentale visto che tutti loro potrebbero aprire infinite possibilità ad un domani completamente diverso rispetto al presente. Qualunque sia la direzione scelta, però, Cami deve imparare una lezione fondamentale: ogni azione porta con sé delle responsabilità.
Quante volte, guardando un film, si è rimasti delusi dal finale o dalle scelte del protagonista? Sicuramente non poche. In effetti si tratta di un sentimento abbastanza comune, se non addirittura frequente. Peccato, però, che la narrazione di una vicenda e il suo percorso non possano essere mutate in nessun modo. Almeno non fino a questo momento. Netflix, infatti, ha deciso di produrre e inserire nella sua piattaforma dei progetti in grado di mutare forma e direzione a seconda della volontà del singolo spettatore. Uno di questi è la commedia romantica Choose Love che, insieme al thriller Black Mirror, è destinata ad essere un’apripista verso un nuovo modo d’intendere un certo tipo di cinema.
Il film, infatti, testa l’efficacia di un racconto interattivo in cui lo spettatore ha un ruolo assolutamente attivo. Questo vuol dire che, telecomando alla mano, è possibile influenzare le scelte della giovane Cami, una talentuosa direttrice del suono alle prese con dei dubbi amletici riguardo la sua vita sentimentale. A dirigere questa tipica rom-com è Stuart McDonald mentre ad interpretarla sono Laura Marano, Avan Jogia, Scott Michael Foster e Jordi Webber.
Protagonisti a parte, però, la questione fondamentale è soprattutto una: può uno prodotto di questo tipo abbinare l’innovazione con la qualità cinematografica? Proviamo a dare una risposta mettendo in evidenza i pregi ed i limiti del progetto Netflix attraverso la recensione di Choose Love – Scegliere l’amore.
Trama: Scegliere l’amore
Cami è giovane, attraente e con un lavoro apparentemente perfetto. Oltre a questo ha una sorella con cui ha un rapporto affettivo molto forte e, per finire, Paul, il fidanzato perfetto. Forse anche troppo. Tra i due, infatti, c’è una connessione particolare, decisamente fuori dal comune. Quel tipo di conoscenza che li porta a finire l’uno le frasi dell’altro e a precedere ogni singolo pensiero o fantasia. Una situazione che, se da una parte appare idilliaca, dall’altra toglie ogni tipo di sorpresa al rapporto.
Non è un caso, dunque, che Cami senta di essere arrivata ad una fase importante della propria vita in cui il cambiamento potrebbe essere una soluzione. Ma cosa andare a modificare? Una professione che le da sicurezza ma non stimoli od una relazione apparentemente inattaccabile ma sostanzialmente noiosa? Partendo da questi presupposti si comprende come tutto il percorso narrativo sia costellato da una serie infinite di domande e di altrettante scelte.
Due elementi che potrebbero portare Cami completamente lontano dal punto di partenza oppure, dopo qualche tentennamento, a confermare ed abbracciare con nuova consapevolezza la sua vita. Certo il ritorno sulla scena di Jack, amore adolescenziale ed idealizzato, e l’incontro inaspettato con Rex Galier, star del rock con cui collabora per il missaggio di un brano complicano notevolmente il quadro generale. Per questo motivo Cami ha necessità di un piccolo aiuto da parte degli spettatori.
Costruire il proprio film
Il film, diretto da Stuart McDonald, pone le sue fondamenta sulla capacità di trasformare lo spettatore da parte passiva ad elemento attivo. Un intento che va a nutrire un desiderio effettivo e che dona la sensazione di vestire i panni di deus ex machina dell’intera narrazione. Ovviamente si tratta solamente di una semplice illusione visto che a dirigere realmente i giochi è sempre e comunque la figura dello sceneggiatore. In questo caso si tratta di Josann McGibbon che, nella struttura della vicenda, ha costruito una serie multipla di percorsi per tracciare almeno sei percorsi e finali diversi.
Questo vuol dire, dunque, che ancora una volta la scrittura diventa l’elemento centrale per garantire il divertimento. Per quanto riguarda Choose Love, però, tutto viene consumato in modo piuttosto veloce e semplicistico, portando comunque all’elaborazione di una commedia romantica dai toni leggeri e piacevoli ma che, allo stesso tempo, tende ad essere dimenticata velocemente. In sostanza si tratta di un meccanismo potenzialmente efficace ma che, probabilmente, deve ancora trovare la giusta sincronizzazione con l’evoluzione della storia in percorsi alternativi effettivamente multipli, interessanti e, soprattutto, imprevedibili. Perché se si viene spinti a richiamare alla luce il nostro io infantile e giocare con Cami come con i nostri giocattoli preferiti quando eravamo bambini, è bene che le possibilità pensate superino di gran lunga le nostre fantasie o, quanto meno, le equipari.
Tre uomini e diverse soluzioni
Le regole del gioco stabilite da Choose Love sono molto chiare. C’è una giovane donna che si trova a scegliere tra tre uomini. Attraverso di loro potrebbe modificare il suo futuro non solo personale ma anche professionale. Stabilito questo, non rimane che scegliere, una volta dopo l’altra, seguendo i propri gusti e, soprattutto, le proprie attitudini. Senza proporre grandi sorprese narrative, dunque, questa commedia romantica ci porta a condurre Cami attraverso la nostra visione della storia mentre lei, guardando dritto in camera, si affida completamente alle nostre decisioni. Anche se non sempre sembra essere d’accordo.
Ed, in effetti, il dialogo diretto che s’instaura con la protagonista è l’elemento più divertente di questo esperimento interattivo su di un genere che, probabilmente, si presta meno a possibili soprese o colpi di scena. La commedia romantica, infatti, non ha le stesse potenzialità di un thriller od un action movie dove le uscite impreviste o le scatole a sorpresa possono essere molto più numerose e, soprattutto, condurre ad una variazione evidente e fondamentale del finale. Per quanto riguarda Choose Love, invece, solamente una scelta finale, fatta proprio sulle ultime battute, conduce ad un epilogo effettivamente interessante. Ma non sveliamo qual è e, soprattutto, come arrivarci.