Il film: DC League of Super-Pets, del 2022. Regia di Jared Stern. Cast: Dwayne Johnson, Kevin Hart, John Krasinski, Olivia Wilde.
Genere: commedia, supereroi. Durata: 105 minuti. Dove lo abbiamo visto: in anteprima stampa, nella versione doppiata.
Trama: Quando Superman e gli altri membri della Justice League vengono fatti prigionieri su operato di Lulu, una cavia con superpoteri, tocca al supercane di Kal-El, Krypto, e a un improvvisato gruppo di supereroi animali liberarli e salvare la Terra.
Siamo tutti abbastanza consapevoli in quale pantano cinematografico si sia andata a ficcare la Justice League. Il gruppo di supereroi a marchio DC al cinema non ha mai davvero ingranato, colpa di una serie di film standalone spesso fiacchi e criticati. Sul lungo periodo a far maggior danno è stata però la lenta presa di coscienza di come il DC Extended Universe mancasse di una vera progettazione sulla falsa riga di quanto fatto brillantemente dai cugini dei Marvel Studios. Prima il divorzio con Zack Snyder, poi l’oneroso ritorno della sua versione della Justice League, poi ancora l’infinita querelle legata all’ambigua figura di Ezra Miller e, dulcis in fundo, la recente cancellazione di un film fatto e finito, Batgirl.
Un pantano bello largo e profondo che, nonostante un piccolo ma duro zoccolo di fan, pare aver compromesso la trasversale linea narrativa dell’universo e la credibilità in merito di Warner Bros. Pictures e associati. Per questa ragione vedere arrivare al cinema un divertente film d’animazione come quello di cui vi parleremo nella nostra recensione di DC League of Super-Pets non solo risolleva l’animo, ma anzi si porta dietro anche una piacevole e assolutamente gradita brezza fresca.
La trama di un film a trazione super-animaletta
Spazziamo quindi via le ingombranti questioni che soffocano il “mondo dei grandi” con una zampata che DC League of Super-Pets muove nei confronti proprio di quella Justice League tanto bistrattata e sfortunata nei corrispettivi live action. Lo fa a partire dall’affetto che lega Superman al suo fidato amico a quattro zampe, Krypto, salvatosi dalla distruzione del mondo originario di Kal-El rifugiandosi assieme a lui nella navicella che lo ha portato ancora in fasce sulla Terra.
Qui Krypto, il protagonista del film di cui assumiamo il punto di vista, conduce la sua ordinaria vita da super-cane. Di giorno combatte il crimine in una scintillante e lucidissima Metropolis (dimenticatevi il sudiciume della Gotham di The Batman), di notte si accoccola assieme al suo super-padrone per ricevere una grattatina sulla testa e guardare un film assieme sul divano.
Perlomeno fino a quando Superman non viene rapito, imprigionato e messo da parte assieme agli altri membri della Justice League (potevano i film del DC Extended Universe essere beffati più di cosi?) da Lulu, una tanto adorabile quanto malefica cavia che ha acquisito incredibili superpoteri grazie all’arrivo sulla Terra di un asteroide di kryptonite arancione. Il compito di salvare il mondo ricade quindi tutto su Krypto, che però dovrà imparare cosa significa fare affidamento sugli altri e il vero significato della parola amicizia.
Ironia genuina a misura di più piccolo
E diciamocelo, vedere un film come DC League of Super-Pets in grado di conciliare risate e gag genuine a una morale semplice e cristallina è un qualcosa che forse un po’ mancava nel panorama dell’animazione per piccini degli ultimi tempi. Ben vengano ovviamente opere animate come Lightyear, Luca o Soul, ma la Pixar di recente pare aver alzato di un tantino il gap tra la percezione di superficie e il messaggio di fondo da disvelare. Il film diretto da Jared Stern, già in writing room di LEGO Batman: Il film, che qui scrive anche assieme a John Whittington, si mette ad altezza di cane e su quello fa leva, incarnando alla perfezione un gioco tutto giostrato sulle speranze, le gioie e le fobie immaginate tramite gli occhi di Krypto.
Sue sono le ansie d’abbandono quando tra lui e Superman si mette in mezzo l’amore con Lois Lane, sue sono gli sberleffi nei confronti dei suoi simili e le lotte di territorio. DC League of Super-Pets è estremamente consapevole di lavorare su un target di giovanissimi e per questa ragione cattura tutta una serie di efficacissimi stratagemmi per convogliare la risata in maniera semplice e diretta, come ad esempio il rovesciare con ironia la posizione che i teneri gattini occupano nell’opinione comune.
Un film anche visivamente spettacolare
Insomma, una sola missione, una sola via per raggiungerla. Questo però non significa che DC League of Super-Pets sia semplicistico o a buon mercato, anzi. Si tratta di un film dal budget notevole, circa 90 milioni di dollari, che su schermo sa mostrare i muscoli e farsi in alcune sequenze anche piuttosto spettacolari. Un’ora e quaranta ben calibrata sui ritmi (con una leggere flessione nella seconda parte) capace di sprigionare un coloratissimo universo di superpoteri che rende l’opera anche gustosa da vedere.
D’altronde un po’ di sana azione è ciò che ci si aspetta da un film sui supereroi, e in questo il lavoro di Stern non delude affatto, risultando visivamente sempre ricco ma mai caotico, denso quando è chiamato ad esserlo e soprattutto abile nel portare la durezza di certi scontri al servizio della risata.
Un ricco cast di super-pets e super-voci
A fare da collante, però, c’è il ricco e inclusivo party di protagonisti che va appunto da Krypto ad Asso, un boxer scontroso e solitario, passando per PB, maialina con il mito di Wonder Woman, l’esilarante tartaruga mezza cieca ma con supervelocità Merton, fino allo scoiattolo elettrico, ed elettrizzato, che è Chip. E se a donargli carattere nella versione originale di DC League of Super-Pets c’è un incredibile parterre che conta nomi come Dwayne Johnson, Kevin Hart, John Krasinski, Kate McKinnon, Diego Luna, Olivia Wilde, Keanu Reeves e chi più ne ha più ne metta, la versione italiana si difende con il lavoro di Lillo e Maccio Capatonda nel ruolo di Krypto ed Asso.
DC League of Super-Pets è quindi la migliore risposta possibile al groviglio inestricabile che sono diventate le trasposizioni cinematografiche dell’affascinante mondo della DC Comics. Un’opera leggera e spensierata pensata e destinata al pubblico dei più piccoli, di cui incarna la forma e di cui cattura con efficacia l’essenza, magari in grado di sbollentare un po’ gli umori delusi anche dei più grandi.
La recensione in breve
DC League of Super-Pets è un film che si mette ad altezza di cane e dà il via ad un'avventura semplice ma non per questo semplicistica, con un messaggio di fondo cristallino che conduce da un punto A ad un punto B grazie a un buon senso dell'ironia e più che discrete capacità spettacolari.
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