Il film: Don’t Look at the Demon, 2022. Regia: Brando Lee. Cast: Fiona Dourif, Harris Dickinson, Jordan Belfi, Ashlyn Boots, Malin Crépin.
Genere: horror. Durata: 95 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima stampa, doppiato in italiano.
Trama: Degli investigatori del paranormale si recano in Malesia per indagare su una casa infestata da spiriti maligni.
Da diversi anni il cinema horror del sud-est asiatico si fa notare sia in sala (principalmente tramite il circuito festivaliero) che in streaming (su Netflix in primis), al punto che qualche anno fa l’Indonesia ha scelto l’inquietante Impetigore (su una maledizione che fa nascere senza pelle tutti i bambini di un determinato villaggio) come suo rappresentante per la corsa agli Oscar nella categoria del film internazionale. E ora, complice – forse – la presenza di volti noti americani, dalla Malesia arriva un titolo che è riuscito a conquistare un posto nel calendario delle uscite in sala in Italia, laddove in altri paesi è uscito direttamente on demand. Un film che cerca di mescolare il folklore locale con alcune tradizioni di genere più statunitensi, e di cui parliamo nella nostra recensione di Don’t Look at the Demon.
La trama: non entrate in quella casa
Traumatizzata da un evento paranormale che ha ucciso sua sorella quando erano piccole, Jules lavora oggi come investigatrice dell’occulto, cercando casi in rete e dedicando il suo tempo a quelli che considera davvero validi. Un giorno, accompagnata dal suo team, si reca a Fraser’s Hill, in Malesia, dove una coppia americana sostiene di essere vittima di infestazioni spettrali in casa. La minaccia demoniaca comincia a manifestarsi con una certa insistenza, e forse sarà proprio il passato doloroso di Jules a contenere la chiave per sconfiggere la beffarda, spietata entità che vuole far passare dei momenti orrendi a tutti gli occupanti della casa.
Il cast: tutti pazzi per Fiona
A dominare il tutto è Fiona Dourif, figlia d’arte e da qualche tempo nuova icona horror grazie al franchise della bambola assassina, dove recita al fianco del più noto genitore Brad (la mitica voce di Chucky in originale). In questa sede interpreta Jules e si getta nella mischia con la consueta intensità mista a voglia di andare fino in fondo. Al suo fianco ci sono soprattutto l’inglese Harris Dickinson, noto principalmente per aver recitato alla corte di Ruben Östlund nel folle Triangle of Sadness, e Jordan Belfi, che gli appassionati di serie HBO ricorderanno forse come l’infido agente hollywoodiano Adam Davies nel satirico Entourage.
Folklore annacquato
Il film di Brando Lee, tornato al cinema dopo quasi dieci anni di inattività, si rifà esplicitamente ad aspetti del folklore malese, iniziando con la descrizione di un elemento che farà poi parte dell’intreccio e descrivendosi come ispirato a veri rituali religiosi che ora sono proibiti. Ed è quella componente culturale specifica, malsana a livello tematico e di atmosfere, a conferire alla pellicola un fascino che lo porrebbe potenzialmente sullo stesso piano di altri progetti di matrice simile (vedi il già citato Impetigore, basato su leggende indonesiane). Dove l’operazione scricchiola, però, è nel suo essere eccessivamente influenzato da stilemi americani, al punto da andare oltre il minimo indispensabile legato alla struttura drammaturgica (come capita in altre produzioni di quella regione del mondo) e inserirci proprio dei personaggi occidentali – e più precisamente statunitensi – con annesse caratterizzazioni che, al netto dell’impegno degli attori, annacquano considerevolmente l’impatto dell’universo che Lee sta sapientemente costruendo attorno a loro. Ironia della sorte, trattandosi di un film dove c’è di mezzo anche la possessione demoniaca, è un prodotto dove due anime si scontrano costantemente, lasciandoci con qualcosa che si colloca nel mezzo, con diversi punti di forza a cui si contrappone il potere edulcorante del mainstream.
La recensione in breve
L'identità culturale malese del progetto è indubbiamente affascinante, ma i troppi elementi americani ne annacquano non poco l'impatto.
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Voto CinemaSerieTV