Il film: Elf Me, 2023. Regia: YouNuts!. Genere: Commedia. Cast: Lillo, Federico Ielapi, Anna Foglietta, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Caterina Guzzanti. Durata: 90 minuti. Dove l’abbiamo visto: Anteprima stama.
Trama: Trip è un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. I giocattoli che crea grazie alla magia sono molto particolari, tant’è che a volte perdono il controllo. Quando l’elfo combina un pasticcio, questa volta più grande dei suoi soliti, fa la conoscenza di Elia, un bambino che a scuola viene maltrattato dai bulli. La madre del piccolo, invece, è una giocattolaia, ma i suoi affari ultimamente non vanno proprio a gonfie vele. Per fortuna c’è Trip…
Se un film si giudica per il senso di tenerezza che lascia, allora Elf Me fa centro, omaggiando i classici natalizi (e non solo), con un certo grado di originalità e con una storia tenera sul senso profondo dell’amicizia e della condivisione. Come vedremo nella nostra recensione di Elf Me, gli YouNuts! si sono divertiti a creare una favola, per questo naturalmente destinata al lieto fine, spassosa in certi punti e anche molto delicata. Il risultato è un film che pur non brillando per originalità, arriva dritto al cuore. Che poi è quello che ogni buon film di Natale dovrebbe fare.
Trama: Trip l’incompreso
La vita di un genio visionario è sempre molto difficile, perché non tutti sono in grado di capire l’importanza delle tue invenzioni. Il povero Trip, elfo artigiano di Babbo Natale, è un genio visionario. Almeno, questo è ciò che lui crede. In realtà i giocattoli che ogni anno prova a proporre a Santa Claus finiscono costantemente nel secchio. Insomma, è un pasticcione poco conscio di esserlo. Quando per l’ennesimo errore da distrazione viene catapultato in un piccolo paese del centro Italia, Trip deve obbligatoriamente farsi rispedire indietro. Ma la lettera di reso non così semplice da fare.
Per farlo chiede aiuto a Elia (Federico Ielapi), un dolce ragazzino, figlio di una giocattolaia, Ivana (Anna Foglietta), che non ha mai smesso di sognare, ma che è in grave crisi economica per colpa di un malvagio imprenditore, Ciocca (Claudio Santamaria, con accento ciociaro). Egli infatti è pronto a lanciare sul mercato dei pupazzetti di peluche ipertecnologici che nulla hanno a che spartire con i giochi vintage che costruisce Ivana. L’elfo deve quindi tornare a casa prima di Natale, pena la morte, e per accelerare il rientro decide di aiutare Ivana a costruire nuovi giocattoli (qui sì che è ammirato). E anche Elia a trovare un po’ più di sicurezza in sé stesso.
Una fiaba dolcissima
Non aspettatevi colpi di scena a raffica, svolte narrative inaspettate, capovolgimenti di punti di vista da un personaggio all’altro. Elf Me è una favola di Natale, punto. C’è un protagonista buono che deve compiere la sua missione, un aiutante che a sua volta deve seguire il suo viaggio eroico e che deve affrontare i bulli e le difficoltà della dislessia. Poi c’è un cattivo che però proprio malvagio non è, ma deve solo comprendere quali siano le cose davvero importanti nella vita. Infine, l’epilogo rassicurante, in cui tutti i pezzi del puzzle trovano il loro posto. Proprio in virtù di queste premesse, diciamo che il film degli YouNuts! è una piacevole commedia per famiglie, nostalgica e impregnata di sano spirito natalizio. E quindi, funziona benissimo per il suo scopo principale: divertire con delicatezza.
Perché il Natale ci piace tanto, anche senza implicazioni religiose? Perché ci riporta a un tempo della nostra vita in cui tutto era continua scoperta, in cui sognavamo regolarmente di fate ed elfi, aspettando i regali. Era un periodo di sfrenatissima fantasia al potere, una caratteristica umana che un po’ si perde in età adulta, ma che sotto sotto resta incollata al cuore. Anche solo quando ci capita di vedere un film smaccatamente fiabesco. Un prodotto come Elf Me, nella sua essenzialità, punta dritto allora a risvegliare quello spirito infantile che troppo spesso sonnecchia.
Made in 80’s
Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, aka YouNuts!, entrambi classe ’86, si sono nutriti come tutte e tutti noi di quel sano cinema popolare fatto di storie semplici e personaggi indimenticabili. Qualche anno fa hanno provato a rileggere in chiave moderna il cult Altrimenti ci arrabbiamo e adesso si confrontano con i classici degli anni ’80, dai Goonies ai Gremlins, passando per E.T. e Ghostbusters. Forse l’operazione non è del tutto innovativa, ma in questo contesto, la citazione non è inopportuna, anzi. Contribuisce a creare una storia accogliente. Piace soprattutto l’equilibrio narrativo che sono riusciti a creare a partire da una sceneggiatura scritta dal nume tutelare del film Gabriele Mainetti assieme a Leo Ortolani, Giovanni Gualdoni, Marcello Cavalli e Tommaso Renzoni, in cui i buoni sentimenti regnano sovrani, ma c’è anche un pizzico di sana perfidia.
A dispetto di una prima parte un po’ lenta e impacciata, il film poi accelera e scorre piacevolmente. Con dei picchi di comicità altissimi, affidati a Lillo e alla sua implacabile capacità di far ridere semplicemente essendo sé stesso. Elf Me una commedia formato famiglia che affronta, senza intenti didascalici, anche temi più “pesanti” come bullismo e dislessia, ma tutto con passo leggero e non pedante. Grazie a una regia lineare ma curata e a effetti speciali efficaci, supervisionati da Fabio Cerrito, Elf Me diverte senza troppe pretese. E va benissimo così.
La recensione in breve
Elf Me è il distillato riveduto e corretto dei classici film di Natale che abbiamo sempre amato. E di quei cult come Goonies, Gremlins, E.T. e Ghostbusters che continuiamo a vedere senza sosta, spinte e spinti dalla nostalgia. Lillo nei panni dell'elfo scombinato è una garanzia, Anna Foglietta è in parte come il cattivo Claudio Santamaria. I buoni sentimenti scorrono a fiumi e si sorride tanto. C'è poco altro da aggiungere.
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