Il film: Fear the Night, 2023. Regia: Neil LaBute. Cast: Maggie Q, Ito Aghayere, Philip Burke. Genere: Action, Thriller. Durata: 88 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video, in lingua originale.
Trama: Tess è una veterana dell’esercito americano che ha prestato servizio in Iraq. Ottiene un permesso di alcuni mesi per poter tornare a casa. In questo modo ha la possibilità di partecipare all’addio al nubilato della sorella. La festa si tiene nel loro casale di famiglia. La notte del party però alcuni uomini decidono di fare irruzione. Le donne dovranno cercar di resistere e sopravvivere.
Il progressivo cambiamento di paradigmi culturali all’interno della nostra quotidianità ha avuto grandi conseguenze nel mondo dell’intrattenimento. Come ben sappiamo la voce “inclusione” è diventata una priorità nel mondo delle produzioni cinematografiche, in particolare nel sistema hollywoodiano. Un fattore accolto da molti con immotivato sdegno e in maniera miope ed aprioristica. Eppure, a guardar bene, oltre che essere un principio sacrosanto, ha regalato anche una grande ondata di freschezza all’industria cinema. La maggior mole di lavoro per registe e sceneggiatrici e la disponibilità di nuove tipologie di ruoli per attrici, ha avuto come conseguenza un cambiamento a livello di sensibilità narrativa e spesso di prospettiva.
Aria fresca arrivata proprio quando ce n’era più bisogno. Anche un genere come l’action, da sempre maschio e spesso machista, ne ha giovato. Titoli come Atomica Bionda, The Princess – ma pure Mad Max: Fury Road – sono lì a testimoniarlo. Come sempre però non basta cavalcare l’onda per portare a casa il film. Non è sufficiente piazzare al centro di un action delle donne per fare del buon cinema femminile. E, se per caso ce ne fossimo scordati, ecco arrivare su Amazon Prime Video Fear the Night che, come vedremo nella nostra recensione, è un fallimento su tutta la linea.
La trama di Fear the Night: addio al nubilato con home-invasion incluso
Tess (Maggie Q) è tornata in patria dopo aver prestato servizio in Iraq come scorta per gli ambasciatori. Ha davanti circa 6 mesi da trascorrere in congedo temporaneo. Ad attenderla a casa ci son le sue due sorelle: Beth, con cui ha un rapporto a dir poco conflittuale e Rose, la minore e con cui ci sono più dimostrazioni d’affetto. Quest’ultima è in procinto di sposarsi ed è quindi arrivato il momento di festeggiare con le amiche e le sorelle l’addio al nubilato. Il party si terrà, tutto in una notte, nel casolare di famiglia.
Le ragazze si trovano però nel posto sbagliato al momento sbagliato, concetto che viene più volte reiterato durante il film. Verranno prese di mira da un gruppo di uomini che faranno irruzione durante la festa. A quel punto Tess capisce che l’unico modo per uscirne è sfruttare le proprie capacità sviluppate nell’esercito. Fear the Night diventa quindi immediatamente un home-invasion tutto al femminile dove a mancare non è tanto la violenza quanto tutto il resto.
Il peggior film dell’anno
Capire l’idea alla base di Fear the Night non è complicato. Fare un film semplice, basandosi sulla struttura dell’home-invasion declinato in salsa action, con uomini cattivi all’esterno e donne buone all’interno. Il tutto ambientato in una singola notte, con tanto scansione temporale che appare a schermo. Dal punto di vista tematico semplicemente il film non esiste. Sono una serie di cliché incollati in modo consequenziale, che strizza l’occhio alla tendenza di cui parlavamo nell’incipit di questo articolo ma in una maniera talmente offensiva per l’intelletto dello spettatore che quasi non ci si crede. Le donne sono tutte frivole e stupide. Gli uomini tutti viscidi e maniaci. Nel mezzo Tess, una donna a cui hanno appiccicato addosso il filtro cinematografico “Steven Seagal”.
Il film poi è un completo fallimento anche come semplice opera d’intrattenimento e senza pretese. A schermo appaiono solo una serie di personaggi stereotipati, scritti male ed interpretati peggio. I comportamenti mostrati, le frasi pronunciate, azioni e motivazioni: nulla ha senso logico. Anche le scene d’azione, ultime flebile luce di speranza che poteva avere, sono sbagliate. A volte lunghe e troppo buie, altre talmente sbrigative che sembra quasi ci sia stato un errore di montaggio. Fear the night è uno di quei pochi casi in cui davvero non c’è niente da salvare e ci sorprenderebbe molto arrivare alla fine del 2023 e scoprire che durante l’anno è uscito un film peggiore di questo.
La recensione in breve
Fear the Night vorrebbe cavalcare la proficua ondata degli action al femminile dell'ultimo periodo. Lo fa però in modo talmente stereotipato, sconclusionato e approssimativo da diventare offensivo per chiunque lo stia guardando. Uno di quei pochi casi in cui davvero non c'è niente da salvare. Un degno candidato a peggior film dell'anno.
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Voto CinemaSerieTv