Il film: Fidanzata in affitto, 2023. Regia: Gene Stupnitsky. Cast: Jennifer Lawrence, Andrew Barth Feldman, Matthew Broderick, Natalie Morales, Laura Benanti, Ebon Moss-Bachrach. Genere: Commedia. Durata: 99 minuti. Dove l’abbiamo visto: Al cinema, in anteprima stampa.
Trama: Una ragazza dalla vita movimentata decide di rispondere a un annuncio online, pubblicato da una madre in cerca di qualcuna che accetti di uscire con il timido figlio prima che quest’ultimo parta per il college.
Dopo alcuni anni lontana dai riflettori e dal grande schermo, la premio Oscar Jennifer Lawrence è tornata nei cinema di tutto il mondo scrollandosi di dosso (almeno, per il momento) le grandi saghe e i franchise cinematografici che le avevano regalato celebrità internazionale e status di vera e propria star di Hollywood. Il suo ritorno davanti la macchina da presa è stato difatti caratterizzato da un’oculata scelta di ruoli e progetti, progressivamente più piccoli. L’anno scorso è stata ottima protagonista drammatica di Causeway, film Apple diretto da Lila Neugebauer e con Bryan Tyree Henry candidato poi all’Oscar, nel 2023 è invece la volta della commedia pura e dura con Fidanzata in affitto, a cui Jennifer Lawrence si presta con talento, carisma e savoir faire insospettabile.
Nella nostra recensione di Fidanzata in affitto, film diretto da Gene Stupnitsky e co-scritto dallo stesso assieme a John Phillips, ci concentreremo proprio sul talento della sua protagonista da Oscar, che torna a lavorare davanti la macchina da presa di una commedia dopo gli ottimi exploit del passato con Don’t Look Up e Joy. Assieme al giovane, ma già bravissimo, Andrew Barth Feldman, che le ruba la scena a più riprese.
La trama: Di tutto pur di non perdere la casa
Maddie (Jennifer Lawrence), una ragazza che lavora come autista di Uber rischia il fallimento economico e di perdere la casa di proprietà della madre dopo che la sua automobile viene caricata e portata via dal suo ex-fidanzato. Per evitare la bancarotta e di non vivere sotto ad un ponte, si incuriosisce a proposito di un insolito post su Craigslist in cui degli strani genitori hanno notato che il loro introverso figlio di 19 anni Percy (Andrew Barth Feldman) non mostra alcun interesse per gli appuntamenti o nel fare esperienze sessuali con ragazze della sua età; per questo motivo hanno pubblicato un annuncio su Craiglist in cui chiedono ad una ragazza della zona di conoscere Percy e di spronarlo ad avere un primo rapporto intimo, in cambio di un’automobile Buick Regal. Maddie accetta così di diventare la “fidanzata” del figlio, di frequentarlo e provare a farlo uscire dalla cameretta di casa verso il mondo degli adulti. Ma non sarà facile.
Arriverà nelle sale mercoledì 21 giugno con Sony Pictures Italia il nuovo film diretto da Gene Stupnitzky (The Office, Good Boys – Quei cattivi ragazzi) e con protagonista un’inedita Jennifer Lawrence in quello che a tutti gli effetti è ad oggi il ruolo più sfacciatamente leggero e spensierato della sua carriera davanti la macchina da presa. In Fidanzata in affitto però, a darle filo da torcere, c’è anche il giovane ma già talentuosissimo Andrew Barth Feldman nei panni del timido Percy, con il quale l’attrice premio Oscar mette in scena una coppia inedita e tutta da ridere che è il vero cuore pulsante del film.
Una commedia fuori tempo massimo?
Che però un po’ è un vero peccato. Perché Fidanzata in affitto, pur partendo da una buona sceneggiatura originale (la commedia è scritta dallo stesso regista assieme a John Phillips) sembra uscita dritta dritta dai primissimi anni Duemila, sia nella struttura narrativa che nella scrittura dei suoi personaggi principali, il che non è è affatto un male tout court. Il problema della comedy diretta da Gene Stupnitzky è che non fa tesoro dell’esperienza del regista nella serialità comedy (su tutte, quelle maturate come autore e sceneggiatore di alcuni episodi dello show cult The Office) e allestisce un lungometraggio leggero e spregiudicato le cui situazioni e dialoghi non riescono a strappare il sorriso o la risata sguaiata e liberatoria che invece cerca.
Per quella che era stato venduta (sia in Usa che in Italia) come una commedia particolarmente scorretta e sboccata, Fidanzata in affitto delude le aspettative createsi attorno ad essa. Un po’ perché, come accennavamo sopra, vorrebbe essere più originale e divertente di quello che non è (almeno secondo i nuovi parametri del fare comedy al giorno d’oggi), ed in secundis perché con il procedere degli snodi narrativi si trasforma in un’innocuo racconto per grande schermo votato ai buoni sentimenti e al valore della sana amicizia.
Per fortuna che c’è Jennifer Lawrence
Più che coppia scoppiata e totalmente inadeguata in termini anagrafici, quella formata dalla matura e senza briglie Maddy e l’introverso ma intelligentissimo diciannovenne Percy è il vero cuore pulsante di tutto il lungometraggio diretto da Gene Stupnitzky. Il regista di origini ucraine firma infatti una commedia cinematografica molto meno graffiante e provocatoria di quello che vorrebbe essere nella sua stuzzicante premessa, mettendo in scena un prodotto solo sufficientemente gradevole su due disadattati che, ognuno in forma diversa, aiuterà l’altro ad uscire dalle soffocanti mura della propria vita verso un futuro incerto ed avventuroso, ma non per questo meno stimolante.
Una commedia dei buoni sentimenti, alla fin fine, sorretta dalla buona prova d’attrice di Jennifer Lawrence, che qui si sveste della sua doppiezza interpretativa di attrice sia drammatica che leggera per donare al suo vastissimo pubblico di fan e sfegatati uno dei suoi ritratti femminili più liberatori ed inaspettati. Una verve comica che conferma l’immenso talento di una delle migliori interpreti americane della sua generazione, senza la cui presenza in scena Fidanzata in affitto non avrebbe molto a cui appigliarsi nonostante la poca riuscita della sua struttura tipicamente démodé.
Qualcuno tenga d’occhio il protagonista maschile!
Perché se proprio è da trovare quindi un gancio a cui appigliarsi per salvare il film targato Sony Pictures sta proprio nella scelta dei suoi due interpreti principali. Se la Lawrence dimostra ancora una volta tutta la sua straordinaria versatilità, a soprendere è il giovane Andrew Barth Feldman. Nei panni del timido Percy, l’attore americano ruba spesso e volentieri la scena alla sua ingombrante co-protagonista con un personaggio maschile complesso e sfaccettato, perfetto controbilanciamento di vivacità e di intento narrativo alla verve della spumeggiante ed istintiva Maddy.
Tra i due sboccerà l’amore nonostante il rapporto di convenienza (vi ricordiamo che è in ballo una Buick Regal in cambio di un rapporto sessuale con un diciannovenne!) oppure un’inaspettata amicizia? Lasciamo a voi il piacere di scoprire come si evolverà la relazione tra Maddy e Percy, protagonisti irresistibili di una commedia cinematografica che, seppur gradevole e leggera al punto giusto, non graffia né morde come avrebbe dovuto e potuto.
La recensione in breve
La commedia diretta da Gene Stupnitsky sembra uscita direttamente da un portale temporale che conduce ai primi anni 2000, tanto sembra fuori tempo massimo nella scrittura dei personaggi e nel commentario sociale. Per fortuna che Jennifer Lawrence e il giovanissimo Andrew Barth Feldman funzionano alla perfezione sul grande schermo.
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