Film: Improvvisamente Natale. Diretto da: Francesco Patierno. Cast: Diego Abatantuono, Violante Placido, Sara Ciocca, Lodo Guenzi, Antonio Catania, Michele Foresta, Nino Frassica, Anna Galiena, Gloria Guida. Genere: Commedia. Durata: 103 minuti. Dove lo abbiamo visto: in anteprima stampa.
Trama: Lorenzo è il proprietario di un albergo in montagna che, però, sembra essere in grave crisi da qualche anno. Per questo, pur essendo legato affettivamente al luogo e al lungo progetto condiviso con l’amata moglie, decide di vendere a dei compratori asiatici. Prima di accettare la loro proposta, però, li ospita alcuni giorni nel tentativo di ricevere una buonuscita più alta. Nel frattempo arriva, come un fulmine a ciel sereno, la figlia Alberta con marito e bambina al seguito. La coppia è in evidente crisi e i due chiedono a Lorenzo di aiutarli ad informare la piccola Chiara di un divorzio ormai inevitabile. Per dare certe notizie, però, non esiste mai il momento giusto. Così pensando di poterla rallegrare prima d’informarla della separazione dei genitori, Lorenzo organizza per sua nipote un Natale alternativo in pieno agosto. Probabilmente sarà l’ultimo che festeggeranno tutti insieme in quel posto, quindi perché non ricreare l’illusione di un momento felice con tanto di alberi illuminati, slitte e ghirlande? Attenzione, però: la situazione è più complessa di quanto non possa sembrare, tra ragazzini che inscenano un hotel infestato ai danni dei compratori cinesi, un parroco troppo impiccione, una coppia che non riesce a diventare adulta ed una misteriosa dama bionda che torna dal passato.
Inutile negare che la stagione natalizia sia la più amata da molte persone, alcune delle quali lascerebbero le loro case decorate e addobbate per gran parte dell’anno. Un amore che si riflette anche su altri ambiti come, ad esempio, quello cinematografico. Se si guarda con attenzione, ma nemmeno troppa, si noterà come le piattaforme streaming abbiano già iniziato a mettere in evidenza titoli dal sapore indiscutibilmente natalizio. Storie dove i buoni sentimenti famigliari o la ricerca del vero amore solitamente si coniugano sempre con il profumo di dolci alla cannella, omini di pan di zenzero, paesaggi innevati e sontuosi alberi di Natale colmi di luci.
Se a tutto questo, poi, si aggiungono, anche, una slitta ed un pizzico di magia sotto il vischio, ecco che si è ottenuta la ricetta perfetta per quello che potremmo definire come il Christmas movie. Si tratta di un vero e proprio genere in cui eccelle la produzione americana. Non a caso, infatti, la maggioranza delle pellicole proposte in streaming sono create essenzialmente per un passaggio televisivo stagionale nei loro canali.
A queste produzioni specifiche e sempre in moltiplicazione, poi, fanno da controcanto quei film che, ormai, rappresentano un vero e proprio classico della stagione natalizia. Stiamo parlando di titoli come Miracolo nella 34ª strada e La vita è una cosa meravigliosa.
D’altronde chi, sentendo una campanella suonare, non pensa che un angelo sta mettendo le ali? Tutto questo, dunque, per dire che il Christmas Movie ha una sua valenza ed una storia che risiede profondamente nella cultura americana. La stessa che, negli ultimi tempi, la cinematografia italiana sta cercando di duplicare seguendo uno stile e delle atmosfere personali.
Tentativi che, però, non sembrano adattarsi nel migliore dei modi alla nostra consuetudine narrativa. Abituato a dei toni più caustici e a un’interpretazione maggiormente ironica della realtà, il family movie declinato con ambientazioni natalizie sembra non vestire bene il cinema italiano. A dimostralo, ad esempio, è anche il film Improvvisamente Natale. Diretto da Francesco Patierno ed interpretato da Diego Abatantuono, Violante Placido, Lodo Guenzi e la giovanissima Chiara Ciocca, pur mostrando le caratteristiche di un progetto realizzato con attenzione, manca di una sorta di motivazione credibile alla base. La stessa che spinge lo spettatore a credere in una vicenda di per sé fantastica o che crea una riconoscibilità con la storia narrata.
Inoltre è come se la tematica dei buoni sentimenti a tutti i costi non giovasse assolutamente nemmeno ai nostri interpreti che, per dare loro voce, devono notevolmente mettere a tacere la propria. Ma andiamo a considerare più nel dettaglio alcuni di questi aspetti nella recensione di Improvvisamente Natale, disponibile su Prime Video dal 1 dicembre.
Trama: Storia di un Natale d’agosto
Per la vivace Chiara il Natale è sempre stato un momento dell’anno importantissimo. Nelle settimane di vacanza, infatti, è solita partire con i suoi genitori per la montagna. Qui l’adorato nonno Lorenzo ha un albergo che dirige da molti anni. Gli ultimi tempi, però, non sono stati particolarmente fortunati. Per questo motivo sta pensando di vendere a degli investitori cinesi. La sua famiglia, però, non è a conoscenza di nulla. Tanto meno l’entusiasta Chiara che, in viaggio con i suoi genitori in perenne conflitto, rimane stupita nel dover trascorrere alcuni giorni d’agosto proprio con il nonno. Al suo arrivo tutto sembra essere strano. Quasi estraneo.
Anche il panorama, solitamente imbiancato e arricchito dalle mille luci natalizie, appare diverso ai suoi occhi. Per non parlare del fidanzatino che, prontamente, l’ha sostituita con un’altra ragazzina perfetta per il periodo estivo. Nonostante sia impegnata a gestire la consapevolezza di essere la “fidanzata invernale”, si rende conto che suo nonno le sta nascondendo qualcosa. Un mistero che dura poco visto che, curiosa e furba, riesce a scoprire ben presto l’accordo con i misteriosi cinesi ospiti dell’albergo per appurare il valore della struttura.
Come se non bastasse, poi, la madre Alberta e il padre Giacomo sono evidentemente in crisi tanto da chiedere a Lorenzo di parlare con la bambina per annunciare la loro separazione. Insomma, tutto sembra andare a rotoli. Per questo motivo proprio Lorenzo decide di ricreare la magia del Natale per la sua piccola Chiara in piena estate con tanto di cenone in famiglia e alberi finemente addobbati. Riuscirà questa magica atmosfera a mettere ogni cosa al suo posto? Sicuramente Chiara è ben decisa ad agire per non perdere il suo posto magico. E l’unica soluzione è spaventare gli ignari cinesi con un hotel infestato dai fantasmi.
La stagione dei buoni sentimenti va di moda?
Sarà per colpa della pandemia o per i mesi trascorsi chiusi in casa in cui l’altro era diventato un potenziale portatore d’infezione da evitare. Sta di fatto che in questa nuova stagione cinematografica, la prima effettivamente a pieno ritmo dalla riapertura delle sale avvenuta un anno fa, sembra che il cinema dei buoni sentimenti, dell’unità famigliare a tutti i costi e delle atmosfere rarefatte del Natale stia reclamando un ruolo o, comunque, un suo spazio. E non si tratta di un caso isolato visto che nell’arco di una settimana sono già due i film italiani presentati con un chiaro riferimento alla magia delle feste. Il problema, però, non è certo questo quanto il fatto che, fino ad ora, i risultati non sono stati del tutto positivi, presentando, nel migliore dei casi, una storia capace di perdersi tra altri mille titoli senza scatenare nessun tipo di rimpianto. Questo è proprio il caso di Improvvisamente Natale che, consapevole di dover trovare una cifra propria rispetto alle tipiche produzioni americane, fallisce l’intento a causa di un mix and match poco efficace tra la tradizionale commedia natalizia all’italiana e una narrazione più intima e garbata.
In sostanza il film diretto da Patierno vive una costante dualità nel tentativo di trovare una via d’incontro che porti a un prodotto con una vita propria. Un doppio riferimento che, da una parte, cerca di ricostruire situazioni comiche senza, ovviamente ricalcare l’umorismo “eccessivo” delle commedie di Neri Parenti, e, dall’altra, prova a gestire l’intreccio di una crisi matrimoniale con non poche incursioni di una cinematografia dedicata ai ragazzi.
Un elemento, questo, rappresentato soprattutto dalla presenza dominante di Chiara Ciocca che sostiene gran parte del film sulle sue spalle. In questo modo, dunque, si ottiene esattamente l’opposto del risultato sperato. Ossia un film che non riesce a prendere una direzione precisa ma, volendo realizzare un progetto adatto alla stagione e allo streaming per famiglie, cerca di far contenti una larga fetta di spettatori deludendo, però, gran parte di loro.
Quando il Natale era una commedia all’italiana
Il problema più grande di questo film, dunque, non è la regia o l’interpretazione dei protagonisti. In effetti, ognuno sembra svolgere il suo ruolo con senso del dovere consegnando un compito ordinato, anche se asettico e privo di credibilità. Ed è proprio questa la difficoltà maggiore riscontrata che si deve al voler perseguire uno stile ed un modello che non appartiene minimamente alle nostre corde narrative. Le interpretazioni di Diego Abatantuono, Antonio Catania e Michele Foresta, ad esempio, sono poco incisive non per mancanza di mestiere o capacità da parte degli attori, ma per il modo in cui i personaggi sono stati scritti. Ossia con un sottotono costante. Così, la necessità di creare un prodotto che fosse accessibile a molti, se non a tutti, ha causato uno smussamento dei toni più accesi e caratteristici che sono tipici della nostra cinematografia.
Perché se c’è qualche cosa in cui siamo riusciti negli anni è proprio nella descrizione caustica ed ironica della realtà che ci circonda. Allo stesso modo i protagonisti della classica commedia all’italiana hanno sempre goduto di una profondità narrativa nonostante i toni lievi di cui sono stati dotati. In questo modo è stato possibile consegnare delle vicende onestamente nostre, anche se ambientate durante le feste.
E non serve certo scomodare i fratelli Vanzina e il loro Vacanze di Natale o i Parenti serpenti di Monicelli per contrapporre un genere che non solo padroneggiamo ma, soprattutto, abbiamo contribuito a creare. A questo punto, finalmente liberi dall’appuntamento quasi inevitabile con le commedie di Parenti, sorge spontanea una domanda: sentivamo proprio la necessità che qualcuno esplorasse un genere culturalmente lontano anni luce dal nostro background e di cui non padroneggiamo linguaggio, tempi e struttura narrativa? Ovviamente no.
La recensione in breve
Il film prova a cavalcare ad inserirsi all'interno del genere per famiglie arricchendo il tutto con delle atmosfere natalizie. In questo modo si presenta un prodotto che dovrebbe adattarsi perfettamente all'atmosfera delle feste ma che, in realtà, mostra la poca attitudine al genere da parte del cinema italiano. Totalmente privato delle note più caustiche e della scanzonata ironia che ci ha aiutato sempre a ridere di noi stessi, Improvvisamente Natale è un compito svolto con senso del dovere ma senza un'impronta personale.
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Voto CinemaSerieTV