Il film: Le assaggiatrici, 2024. Diretto da: Silvio Soldini. Genere: Drammatico, Storico. Cast: Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck. Durata: 114 minuti. Dove l’abbiamo visto: Al cinema.
Trama: Ispirato al romanzo di Rosella Postorino, Le assaggiatrici racconta la storia di Rosa, una giovane donna costretta a lavorare come assaggiatrice dei pasti destinati a Hitler, in un periodo in cui il sospetto e la paura dominano ogni aspetto della vita quotidiana. Tra il rischio costante di avvelenamento e le dinamiche ambigue tra le donne coinvolte, il film esplora il confine tra sopravvivenza e complicità, mettendo in luce il lato umano di chi si trova intrappolato in un sistema spietato.
A chi è consigliato? Le assaggiatrici è un film ideale per chi ama i racconti storici intensi e i drammi psicologici profondi. Se vi sono piaciuti film come Il labirinto del fauno o La scelta di Sophie, troverete in questa pellicola un’esperienza emotivamente coinvolgente e ricca di tensione.
Le Assaggiatrici di Silvio Soldini porta sullo schermo il romanzo di Rosella Postorino, ispirato alla vera storia di Margot Wölk, una delle donne costrette a testare il cibo di Hitler per scongiurare tentativi di avvelenamento. Questo film, girato interamente in tedesco e interpretato da attori tedeschi, offre uno sguardo inedito sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale, scegliendo come protagoniste delle donne obbligate a una guerra silenziosa e invisibile, combattuta ogni giorno attorno a un tavolo.
Un’atmosfera cupa e angosciante

L’ambientazione, ricreata con un rigore visivo impressionante, trasmette tutta la tensione e la paura che avvolge le protagoniste. La campagna della Prussia Orientale diventa un luogo sospeso tra il terrore della morte imminente e l’apparente tranquillità della quotidianità. Ogni pasto potrebbe essere l’ultimo e ogni boccone un biglietto per l’aldilà. Soldini riesce a far percepire il peso della condizione di queste donne con una regia sobria e attenta ai dettagli, restituendo il senso di claustrofobia che accompagna la loro esistenza.
Rosa Sauer: una protagonista divisa tra paura e sopravvivenza

Elisa Schlott interpreta Rosa Sauer con un’intensità che cattura la complessità del suo personaggio. Rosa è una giovane berlinese che fugge dai bombardamenti della capitale per rifugiarsi dai suoceri in campagna, ma finisce per essere reclutata insieme ad altre donne per assaggiare i pasti destinati a Hitler. Il film segue il suo percorso interiore, dalla paura iniziale alla consapevolezza crescente della disumanità del regime, fino a una ribellione silenziosa ma potente. La sua trasformazione è il cuore emotivo della pellicola e la rende una figura profondamente umana e riconoscibile.
Il paradosso di una guerra senza armi

Le protagoniste del film non combattono sul fronte, ma sono comunque vittime e complici inconsapevoli del regime nazista. L’aspetto più disturbante della loro condizione è il paradosso in cui vivono: da un lato, sono costrette a rischiare la vita due volte al giorno, dall’altro, dipendono dal cibo che le potrebbe uccidere per sopravvivere. Questo dualismo è affrontato con grande sensibilità da Soldini, che non si limita a raccontare una storia di oppressione, ma esplora le dinamiche psicologiche e relazionali tra le protagoniste, incluse inaspettate alleanze e rivalità.
Una regia elegante e una fotografia evocativa

La scelta di girare in tedesco e di affidarsi a un cast internazionale conferisce al film un realismo quasi documentaristico. La fotografia, dai toni freddi e spenti, enfatizza l’atmosfera opprimente della vicenda. Soldini adotta uno stile asciutto, evitando melodrammi forzati, e lascia che siano gli sguardi e i silenzi delle protagoniste a raccontare il loro tormento.
“Le Assaggiatrici” è un film che colpisce per la sua capacità di raccontare la guerra da una prospettiva intima e femminile. Non si tratta solo di un dramma storico, ma di una riflessione sulla paura, sulla resilienza e sulle scelte obbligate in situazioni estreme. Con una narrazione potente e una regia attenta ai dettagli, Soldini firma un’opera delicata e profonda, capace di lasciare il segno.
La recensione in breve
Il film Le Assaggiatrici di Silvio Soldini è un adattamento intenso e toccante del romanzo di Rosella Postorino. Ambientato nel 1943, segue la storia di Rosa Sauer e di altre giovani donne costrette a testare il cibo di Hitler per scongiurare il rischio di avvelenamento. Attraverso una narrazione immersiva e un cast di grande talento, il film esplora la paura, la solidarietà e le scelte morali imposte dalla guerra, offrendo un ritratto profondo e umano di un dramma poco conosciuto.
Pro
- Regia delicata e intensa, capace di scavare nell’animo dei personaggi
- Atmosfera storicamente accurata e immersiva grazie alla lingua originale e alla fotografia
- Grande interpretazione di Elisa Schlott nel ruolo di Rosa Sauer
- Approccio non convenzionale alla narrazione della Seconda Guerra Mondiale
- Ritratto sfaccettato della condizione femminile in tempo di guerra
Contro
- Ritmo lento che potrebbe risultare ostico per alcuni spettatori
- Mancanza di eventi più dinamici che avrebbero potuto accentuare la tensione
- Finale che lascia spazio all’interpretazione, potenzialmente divisivo
- Voto CinemaSerieTV.it