Il film: Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari), 2019. Regia: James Mangold. Cast: Christian Bale, Matt Damon, Jon Bernthal, Caitríona Balfe, Tracy Letts, Josh Lucas, Noah Jupe, Remo Girone, Ray McKinnon. Genere: drammatico. Durata: 152 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Disney+, in lingua originale.
Trama: Nel 1966, l’imprenditore automobilistico Carroll Shelby e il pilota Ken Miles collaborano per far sì che la Ford possa battere la Ferrari nella corsa di Le Mans.
Tra un franchise e l’altro, il regista James Mangold si è concesso qualcosa di più “piccolo”, nonché un film dall’insolita valenza storica, trattandosi del penultimo lungometraggio live-action americano a essere uscito nelle sale con il logo della 20th Century Fox, prima che questa cambiasse nome in 20th Century Studios sotto l’egida Disney. Un film di cui parliamo nella nostra recensione di Le Mans ’66 – La grande sfida.
La trama: Ken al volante, pericolo costante
1963. Su consiglio del suo vice, Henry Ford II cerca di acquistare la Ferrari per migliorare le proprie vendite, ma Enzo Ferrari sfrutta l’offerta per allearsi con la Fiat, il che gli consente di mantenere il controllo della Scuderia per le gare automobilistiche. A questo punto lo scopo principale della Ford diventa umiliare gli italiani nella gara di Le Mans, e per riuscirci reclutano Carroll Shelby, che vinse l’edizione del 1959 prima di ritirarsi per motivi di salute. Adesso, divenuto imprenditore, Shelby accetta a patto che a guidare la macchina che il suo team costruirà ci sia Ken Miles, prodigioso meccanico e pilota che ha un solo difetto: il suo pessimo carattere, che lo rende poco appetibile come rappresentante di qualunque squadra o sponsor.
Il cast: piloti e ingegneri
Shelby è Matt Damon, mentre Miles è Christian Bale, il cui approccio camaleontico lo porta, questa volta, a recitare con un impeccabile accento di Birmingham, così come la sua moglie sullo schermo, che ha il volto dell’attrice irlandese Caitríona Balfe, lanciata a livello internazionale dalla serie Outlander. Il team Ford è composto dal drammaturgo e attore Tracy Letts nei panni di Henry Ford II, John Bernthal nel ruolo del suo vice Lee Iacocca, e Josh Lucas in quello di Leo Beebe, specialista di pubbliche relazioni. Noah Jupe, famoso per il dittico di A Quiet Place, è il giovane figlio di Ken Miles, mentre per la parte di Enzo Ferrari è stato reclutato Remo Girone. Completa il cast principale il caratterista Ray McKinnon nei panni di Phil Remington, ingegnere della squadra di Shelby.
L’ultima corsa
Negli Stati Uniti, dove le corse automobilistiche europee non sono particolarmente note, il film ha il titolo Ford v Ferrari, sottolineando la rivalità tra i due giganti industriali a discapito di quella che è la vera anima del progetto: la gara di Le Mans del 1966, un concentrato di energia e tensione che Mangold e i suoi due montatori Michael McCusker e Andrew Buckland (premiati con l’Oscar per il loro lavoro) tramutano in culmine di una serie di sequenze ipercinetiche che trasudano passione, sudore e rischio di morte. Come spesso capita in queste situazioni, è fondamentale saper prendere eventi già noti a parte del pubblico (presumibilmente il target di un’operazione come questa) e renderli apparentemente imprevedibili, trasformando la realtà in grande fonte di suspense, e Mangold – già fattosi il callo nel campo con Ragazze interrotte e Walk the Line – lo fa ammirevolmente, riesumando il passato con incredibile brio.
Due improbabili alleati
Altro elemento ricorrente del cinema del regista è il tema dell’amicizia virile che talvolta può assumere toni da rivalità, e nelle interazioni fra Damon e Bale – il primo molto pragmatico, il secondo istintivo – c’è una delle espressioni più efficaci di questo tema, grazie all’ambito molto testosteronico che consente a Mangold di mettere alla berlina un certo fallocentrismo – per quanto non per forza dichiarato letteralmente – che domina le competizioni industriali e sportive. E lo fa con due interpretazioni magnificamente complementari, nelle quali l’intrattenimento e la riflessione più approfondita vanno a braccetto per raccontare la vera e al contempo molto cinematografica storia di una memorabile corsa e dei due uomini che ne cambiarono le sorti per sempre.
La recensione in breve
James Mangold racconta la corsa di Le Mans del 1966 con brio e passione, avvalendosi di un montaggio sopraffino e di due grandissimi protagonisti nella forma di Matt Damon e Christian Bale.
- Voto CinemaSerieTV