Il film: Le Retour, 2023. Regia: Catherine Corsini. Cast: Aïssatou Diallo Sagna, Esther Gohourou, Susy Bemba, Lomane de Dietrich, Virginie Ledoyen, Denis Podalydès.
Genere: drammatico. Durata: 110 minuti. Dove l’abbiamo visto: al Festival di Cannes, in lingua originale.
Trama: Khedidja ritorna in Corsica dopo quindici anni di assenza, insieme alle due figlie adolescenti che non hanno alcun ricordo dell’isola.
Del nuovo lungometraggio di Catherine Corsini si è parlato soprattutto in un contesto non strettamente artistico: dopo il primo annuncio del programma dell’edizione 2023 del Festival di Cannes, dove il film mancava all’appello (è stato aggiunto in un secondo momento dopo alcuni accertamenti), sono emersi articoli su presunti comportamenti scorretti verificatisi sul set, inclusa una scena non inclusa nella sceneggiatura quando questa era stata approvata dalle autorità competenti come da consuetudine quando nel cast ci sono attori di età inferiore ai 15 anni (questo avrebbe anche portato alle dimissioni del responsabile dei protocolli di sicurezza legati al Covid-19). Un piccolo côté scandaloso che, a conti fatti, era forse la cosa più interessante legata a questa nuova fatica della cineasta francese, di cui parliamo nella nostra recensione di Le Retour.
La trama: ritorno a casa
Khedidja, donna francese di origine africana, ha lasciato la Corsica quindici anni fa in seguito a un tragico incidente. Un impiego estivo presso una benestante coppia di amici la riporta sull’isola, e con lei vengono le due figlie adolescenti Jessica e Farah: la prima sta per iniziare l’università, la seconda è ancora al liceo ed è sostanzialmente una fannullona. Le due ragazze non hanno ricordi della Corsica e non hanno mai conosciuto la famiglia del padre, e da lì ha inizio un percorso di maturazione – anche e soprattutto sessuale nel caso di Jessica, che si invaghisce della coetanea Gaia – che metterà a dura prova tutto ciò che le sorelle credevano di sapere. Anche l’una dell’altra, perché alcuni segreti di famiglia potrebbero manifestarsi in modo inatteso…
Il cast: giovani corse crescono
Per la seconda volta, dopo Parigi, tutto in una notte, Catherine Corsini dirige Aïssatou Diallo Sagna, professionista in ambito ospedaliero che aveva partecipato al casting perché si cercavano persone dell’ambiente per le scene ambientate in un pronto soccorso, vincendo poi un César per la sua performance. Al suo fianco due giovani scoperte, Esther Gohourou (Farah) e Susy Bemba (Jessica), mentre i due amici della madre sono due volti conosciuti del cinema transalpino, ossia Virginie Ledoyen e Denis Podalydès. Lomane de Dietrich, giovane attrice che ha un che di Adèle Haenel a inizio carriera, è l’interprete di Gaia.
Emozione, dove sei?
Sulla carta, questo è un progetto molto personale per Catherine Corsini, lei stessa di origine corsa, al punto che ha girato nella vera regione dell’isola da cui proviene la sua famiglia. Un dettaglio che rende ancora più sorprendente la natura incredibilmente artefatta dell’intreccio, un susseguirsi di cliché che, fra paesaggi incantevoli, ribaltamenti psicologici e trovate erotiche (Corsini, apertamente lesbica, è nota per il suo occhio per le scene intime tra donne), creano un groviglio di schematismi che nel corso dei 110 minuti di durata della pellicola inibiscono qualunque tentativo di sincerità a livello di scrittura e recitazione (solo Podalydès riesce a trovare il giusto appiglio per il suo personaggio comicamente distaccato). È un ritorno, ma privo di personalità, nonostante diversi spunti che alludono a sviluppi che sarebbero forse più interessanti di quelli che effettivamente si manifestano sullo schermo. Un’estate di passioni dove ogni impeto emotivo e carnale è rimasto tra le righe dei giornali a proposito degli scandali di lavorazione.
La recensione in breve
Catherine Corsini rivisita i luoghi di famiglia con un film che, malgrado la componente personale a monte e l'impegno del cast più giovane, si rivela anonimo e privo di personalità.
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Voto CinemaSerieTV